domenica 5 settembre 2010
GESU' ETERNO VERGINE
GESU' ETERNO VERGINE
Analisi di Martino Gerber e Giuliano Lattes, studiosi biblisti
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In questi ultimi tempi molti scrivono libri e romanzi dove insistono che Gesù era sposato o che poteva farlo.
La Sacra Bibbia invece ci insegna che Gesù è eterno vergine.
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Nel Vangelo, Gesù ci insegna quale sarà la vita degli eletti che risorti vivranno nel Regno di Dio,
vivranno come gli angeli e non prenderanno moglie o marito;
Luca 20: 34-37
Gesù rispose: "I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;
ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito;
e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Ora vediamo che sia gli angeli che gli eletti risorti ,sono figli di Dio, non possono prendere moglie o marito, non possono quindi avere
rapporti sessuali, ma vivono castissimi e purissimi.
Gesù prima di nascere in questo mondo, viveva presso Dio, era il Verbo e il Figlio di Dio;
Giovanni 1: 1
In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Giovanni 1: 14
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Quindi Gesù esisteva prima di nascere in questo mondo, e Lui stesso lo insegna;
Giovanni 3: 13
Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo.
Giovanni 6: 51
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo".
Gesù spiega bene la sua preesistenza ;
Giovanni 8: 58
Rispose loro Gesù: "In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono".
Giovanni 17: 5
E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Giovanni 17: 24
Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato;
poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.
Quindi Gesù è Dio e venendo al mondo non può prendere moglie, ma è come un angelo.
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Vediamo che Gesù non nasce da una unione matrimoniale, ma per opera dello Spirito Santo;
Matteo 1: 20-21
Ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria,
tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.
Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati".
Luca 1: 26-35
L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,
a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te".
A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre
e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".
Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo".
Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo.
Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
Gesù nasce come Dio incarnato, non può prendere moglie, anche se assume la natura umana, conserva la sua natura divina.
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Giovanni il Battista chiama Gesù, l'Agnello di Dio, per indicare la sua purezza e santità;
Giovanni 1: 35-36
Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli
e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: "Ecco l'agnello di Dio!".
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Gesù fa conoscere la sua natura divina aiu suoi Apostoli,prima ancora della risurrezione, nella trasfigurazione;
Matteo 17: 1-5
Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte.
E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.
Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: "Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia".
Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva:
"Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo".
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Gesù si presentava come la terza persona della Santissima Trinità, Lui è il Fglio di Dio, Dio è suo Padre, e con Essi c'è lo Spirito Santo;
Matteo 3: 16-17
Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.
Ed ecco una voce dal cielo che disse: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto".
La Santissima Trinità come la indica Gesù;
Matteo 28: 18-20
E Gesù, avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.
Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,
insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".
Quindi Gesù essendo la terza persona della Santissima Trinità non può prendere moglie.
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Gesù ci rivela le sue qualità divine, insegna che è il Pane disceso dal cielo;
Giovanni 6: 51
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo".
Questo lo spiega bene nell'ultima Cena;
Matteo 26: 26-28
Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: "Prendete e mangiate; questo è il mio corpo".
Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: "Bevetene tutti,
perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati.
Ora il Pane Celeste non può prendere moglie.
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Gesù insegna che Lui è la Luce;
Giovanni 8: 12
Di nuovo Gesù parlò loro: "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita".
Ora la Luce divina non può prendere moglie.
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Gesù dichiara di essere il Figlio di Dio;
Giovanni 10: 30
Io e il Padre siamo una cosa sola".
Gesù il Figlio di Dio non può prendere moglie.
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Gesù dichiara di essere la risurrezione e la vita;
Giovanni 11: 25
Gesù le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà;
Gesù divina risurrezione e vita eterna non può prendere moglie.
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Gesù dichiara essere la via, verità e vita:
Giovanni 14: 6
Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Gesù divina via, verità e vita non può prendere moglie.
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Gesù rivela che chi vede Lui vede il Padre;
Giovanni 14: 7-11
Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto".
Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta".
Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?
Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
Gesù è Dio, quindi non può prendere moglie.
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Gesù quindi visse vergine ed è vergine in eterno. Gesù consiglia anche ai suoi seguaci di rimanere vergini per il Regno dei Cieli;
Matteo 19: 12
Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini,
e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca".
Ora se Gesù chiede ai suoi seguaci di rimanere vergini, anche Lui è vergine.
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Anche San Paolo consiglia lo stato verginale ai credenti;
1 Crinzi 7: 7-8
Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro.
Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io;
1 Corinzi 7: 32-34
Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore;
chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie,
e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito;
la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito.
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San Paolo imita Gesù, quindi è celibe;
1 Corinzi 11: 1
Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo.
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Comunque Gesù ha la sua sposa, la chiesa;
Efesini 5: 21-33
Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo.
Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore;
il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo.
E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei,
per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola,
al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata.
Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso.
Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa,
poiché siamo membra del suo corpo.
Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola.
Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!
Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito.
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Conclusione: Gesù essendo di natura divina e celeste, era come un angelo, non poteva e non voleva prendere moglie.
Gesù amava la verginità e la consigliava a colororo che potevano per il Regno dei Cieli.
Gesù ci ha insegnato a pregare che venga il Reno dei Cieli, dove tutti gli angeli e gli eletti vivranno santi e puri.
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Citazioni Bibbia
http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM
https://sites.google.com/site/lesacrescritture/
https://sites.google.com/site/lesacrescritture/Home/gesu-eterno-vergine
lunedì 12 aprile 2010
Svelato il vero Codice di Leonardo
Svelato il vero Codice di Leonardo
Fabio Marchese Ragona
Per Sabrina Sforza Galitzia, studiosa dalle nobili origini, Leonardo Da Vinci è una passione che affonda le radici nella sua infanzia. Un mondo fiabesco, zeppo di numeri e disegni, scoperto all’età di 5 anni e trasformato poi dalla ricercatrice in una missione culturale che oggi chiama «operazione verità», ovvero decifrare e divulgare il codice nascosto nei dipinti del genio toscano.
Il viaggio dell’esperta sulle tracce di Leonardo è cominciato negli Stati Uniti e culminato in Vaticano, dove una parte del suo studio su un arazzo (Il Cenacolo di Leonardo in Vaticano. Storia di un arazzo in seta e oro) ha suscitato l’interesse delle alte gerarchie ecclesiastiche ed è stato pubblicato dalla Libreria editrice vaticana, con prefazione del cardinale Raffaele Farina, salesiano archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa.
Nei Musei vaticani è conservato il tesoro che ha ispirato le ricerche di Sforza Galitzia: un arazzo, commissionato dal re francese Luigi XII a Da Vinci, raffigurante il Cenacolo, copia esatta (a parte sfondo e soffitto) dell’opera murale conservata nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Milano, che nasconde un codice con una profezia sulla fine del mondo. E, anticipa la studiosa a Panorama, «anche una figura femminile».
Sforza Galitzia ha passato al setaccio alla Ucla, l’Università di Los Angeles, per oltre 3 anni, 10 mila manoscritti vinciani. E molti altri, conservati nell’Archivio segreto vaticano, sono ancora in fase di studio. Ma il lavoro finora condotto ha già fornito a questa studiosa la chiave di volta per interpretare i misteri rimasti nascosti per secoli dentro il Cenacolo.
Dottoressa Sforza Galitzia, Leonardo nel suo «Cenacolo» aveva inserito dei codici per indicare la fine del mondo?
Il murale dell’Ultima cena non è altro che un orologio che consta di un calendario, con giorni, mesi e anni, ma anche epoche (ogni epoca equivale a 2 mila anni circa), e un cronometro. Leonardo usa l’astronomia e le costellazioni (ogni apostolo rappresenta una costellazione, un segno zodiacale) per indicare un percorso temporale che porterà al giorno di inizio e fine del Diluvio universale. Si tratta della profezia definitiva di Cristo e del suo ritorno, quindi la fine del mondo materiale come noi lo conosciamo oggi. Secondo i calcoli di Leonardo, la data è quella del 21 marzo dell’anno 4006, giorno d’inizio del Diluvio universale, che si concluderà il primo giorno di novembre dello stesso anno con il ritorno del Messia sulla Terra e con l’inizio di una nuova era per l’umanità. Leonardo inserisce questa profezia nel Cenacolo perché in quel dipinto ripropone il momento in cui Gesù spezza il pane e beve il vino con i suoi apostoli, chiedendo di farlo in sua memoria, di ripetere cioè l’azione eucaristica fino al momento del suo ritorno.
È vero che Leonardo indicò nel «Cenacolo» anche il 21 dicembre 2012, data che qualcuno oggi, sulla base di un’antica profezia dei maya, associa alla possibile fine del mondo?
I maya non hanno mai parlato di fine del mondo. Si riferivano semplicemente alla fine di un’epoca astronomica e l’inizio di un’altra. Secondo i manoscritti e i calcoli di Leonardo, questo passaggio di epoche è nascosto nei due apostoli seduti all’estrema sinistra nel Cenacolo: Bartolomeo e Giacomo rappresentano proprio quel momento, la fine dell’epoca dei Pesci (Bartolomeo) e l’inizio di quella dell’Acquario (Giacomo).
Il «Cenacolo» nasconde però un altro mistero: secondo i suoi studi, viene fuori che San Giovanni è una donna. Dunque ha ragione lo scrittore Dan Brown?
Quello di Dan Brown è soltanto un pasticcio che ha suggestionato milioni di persone, ma non offre un cifrario per decrittare il messaggio del Cenacolo. Leonardo dipinge davvero San Giovanni con tratti somatici di una donna e lo fa volutamente, perché nel linguaggio tecnico che usa San Giovanni è «femmina». Il genio utilizza la tradizione pittorica che fa uso della dualità maschio-femmina per simboleggiare una disgiunzione astronomica necessaria per il calcolo dei tempi.
La terminologia maschio-femmina è ricorrente in molti manoscritti vinciani per indicare elementi di un orologio, meccanismi per automi o telai. Questa terminologia vige ancora fra i nostri falegnami o elettricisti, e rispecchia un termine tecnico applicato anche all’astronomia. In questo caso San Giovanni, che secondo i calcoli di Leonardo rappresenta l’epoca astronomica della Bilancia, è tecnicamente femmina per creare una disgiunzione con l’epoca dello Scorpione, rappresentata dall’apostolo Giuda (maschio). San Giovanni è stato quindi mascherato da donna dal pittore per un’esigenza di tipo tecnico: rappresentare la femmina del linguaggio astronomico, creando così un artificio visivo per simboleggiare un salto da un’epoca astronomica a un’altra.
Nel «Cenacolo» Leonardo fa uso anche di alcuni versetti della Bibbia: il soffitto a cassettoni richiama una numerazione associata al male, il 666. Come mai un numero satanico nell’«Ultima cena»?
Le pieghe della tovaglia, il soffitto a cassettoni, le lunette, gli apostoli, lo stesso Cristo hanno ciascuno un significato e un ruolo preciso. Il soffitto a cassettoni è per Leonardo il quadrato magico del Sole, composto da 6 quadrati in orizzontale, 6 in verticale e 6 in diagonale, ovvero il 666, il numero della Bestia che, nell’Apocalisse di Giovanni, arriva sulla Terra per la battaglia finale tra bene e male prima della fine dei tempi. Leonardo usa il quadrato per avvertire chi guarda la scena che si tratta di quell’epoca, del momento che si riferisce al 666 nelle Sacre scritture, ovvero del ritorno di Cristo. È un richiamo mnemonico come lo è anche la scena eucaristica in sé.
Ma perché Leonardo ha lasciato tutti questi enigmi e rebus nei suoi dipinti?
Con i suoi scritti Leonardo ci ha teso un filo da seguire. Lui voleva lasciare delle tracce, sapeva che in futuro sarebbe stato letto. In una nota datata 1508, si scusa addirittura con il lettore per avere lasciato le carte alla rinfusa senza ricomporle in libri organizzati per materia. Il Cenacolo, come la Gioconda o la Vergine delle rocce, sono sequenze di un’unica storia. Leonardo inseriva anche delle profezie, ricavate dai suoi calcoli astronomici. E posso anticipare che anche la Gioconda possiede delle date che sono già passate e quindi profeticamente avveratesi.
http://www.bibbiablog.com/2010/04/11/svelato-il-vero-codice-di-leonardo/
Fabio Marchese Ragona
Per Sabrina Sforza Galitzia, studiosa dalle nobili origini, Leonardo Da Vinci è una passione che affonda le radici nella sua infanzia. Un mondo fiabesco, zeppo di numeri e disegni, scoperto all’età di 5 anni e trasformato poi dalla ricercatrice in una missione culturale che oggi chiama «operazione verità», ovvero decifrare e divulgare il codice nascosto nei dipinti del genio toscano.
Il viaggio dell’esperta sulle tracce di Leonardo è cominciato negli Stati Uniti e culminato in Vaticano, dove una parte del suo studio su un arazzo (Il Cenacolo di Leonardo in Vaticano. Storia di un arazzo in seta e oro) ha suscitato l’interesse delle alte gerarchie ecclesiastiche ed è stato pubblicato dalla Libreria editrice vaticana, con prefazione del cardinale Raffaele Farina, salesiano archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa.
Nei Musei vaticani è conservato il tesoro che ha ispirato le ricerche di Sforza Galitzia: un arazzo, commissionato dal re francese Luigi XII a Da Vinci, raffigurante il Cenacolo, copia esatta (a parte sfondo e soffitto) dell’opera murale conservata nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Milano, che nasconde un codice con una profezia sulla fine del mondo. E, anticipa la studiosa a Panorama, «anche una figura femminile».
Sforza Galitzia ha passato al setaccio alla Ucla, l’Università di Los Angeles, per oltre 3 anni, 10 mila manoscritti vinciani. E molti altri, conservati nell’Archivio segreto vaticano, sono ancora in fase di studio. Ma il lavoro finora condotto ha già fornito a questa studiosa la chiave di volta per interpretare i misteri rimasti nascosti per secoli dentro il Cenacolo.
Dottoressa Sforza Galitzia, Leonardo nel suo «Cenacolo» aveva inserito dei codici per indicare la fine del mondo?
Il murale dell’Ultima cena non è altro che un orologio che consta di un calendario, con giorni, mesi e anni, ma anche epoche (ogni epoca equivale a 2 mila anni circa), e un cronometro. Leonardo usa l’astronomia e le costellazioni (ogni apostolo rappresenta una costellazione, un segno zodiacale) per indicare un percorso temporale che porterà al giorno di inizio e fine del Diluvio universale. Si tratta della profezia definitiva di Cristo e del suo ritorno, quindi la fine del mondo materiale come noi lo conosciamo oggi. Secondo i calcoli di Leonardo, la data è quella del 21 marzo dell’anno 4006, giorno d’inizio del Diluvio universale, che si concluderà il primo giorno di novembre dello stesso anno con il ritorno del Messia sulla Terra e con l’inizio di una nuova era per l’umanità. Leonardo inserisce questa profezia nel Cenacolo perché in quel dipinto ripropone il momento in cui Gesù spezza il pane e beve il vino con i suoi apostoli, chiedendo di farlo in sua memoria, di ripetere cioè l’azione eucaristica fino al momento del suo ritorno.
È vero che Leonardo indicò nel «Cenacolo» anche il 21 dicembre 2012, data che qualcuno oggi, sulla base di un’antica profezia dei maya, associa alla possibile fine del mondo?
I maya non hanno mai parlato di fine del mondo. Si riferivano semplicemente alla fine di un’epoca astronomica e l’inizio di un’altra. Secondo i manoscritti e i calcoli di Leonardo, questo passaggio di epoche è nascosto nei due apostoli seduti all’estrema sinistra nel Cenacolo: Bartolomeo e Giacomo rappresentano proprio quel momento, la fine dell’epoca dei Pesci (Bartolomeo) e l’inizio di quella dell’Acquario (Giacomo).
Il «Cenacolo» nasconde però un altro mistero: secondo i suoi studi, viene fuori che San Giovanni è una donna. Dunque ha ragione lo scrittore Dan Brown?
Quello di Dan Brown è soltanto un pasticcio che ha suggestionato milioni di persone, ma non offre un cifrario per decrittare il messaggio del Cenacolo. Leonardo dipinge davvero San Giovanni con tratti somatici di una donna e lo fa volutamente, perché nel linguaggio tecnico che usa San Giovanni è «femmina». Il genio utilizza la tradizione pittorica che fa uso della dualità maschio-femmina per simboleggiare una disgiunzione astronomica necessaria per il calcolo dei tempi.
La terminologia maschio-femmina è ricorrente in molti manoscritti vinciani per indicare elementi di un orologio, meccanismi per automi o telai. Questa terminologia vige ancora fra i nostri falegnami o elettricisti, e rispecchia un termine tecnico applicato anche all’astronomia. In questo caso San Giovanni, che secondo i calcoli di Leonardo rappresenta l’epoca astronomica della Bilancia, è tecnicamente femmina per creare una disgiunzione con l’epoca dello Scorpione, rappresentata dall’apostolo Giuda (maschio). San Giovanni è stato quindi mascherato da donna dal pittore per un’esigenza di tipo tecnico: rappresentare la femmina del linguaggio astronomico, creando così un artificio visivo per simboleggiare un salto da un’epoca astronomica a un’altra.
Nel «Cenacolo» Leonardo fa uso anche di alcuni versetti della Bibbia: il soffitto a cassettoni richiama una numerazione associata al male, il 666. Come mai un numero satanico nell’«Ultima cena»?
Le pieghe della tovaglia, il soffitto a cassettoni, le lunette, gli apostoli, lo stesso Cristo hanno ciascuno un significato e un ruolo preciso. Il soffitto a cassettoni è per Leonardo il quadrato magico del Sole, composto da 6 quadrati in orizzontale, 6 in verticale e 6 in diagonale, ovvero il 666, il numero della Bestia che, nell’Apocalisse di Giovanni, arriva sulla Terra per la battaglia finale tra bene e male prima della fine dei tempi. Leonardo usa il quadrato per avvertire chi guarda la scena che si tratta di quell’epoca, del momento che si riferisce al 666 nelle Sacre scritture, ovvero del ritorno di Cristo. È un richiamo mnemonico come lo è anche la scena eucaristica in sé.
Ma perché Leonardo ha lasciato tutti questi enigmi e rebus nei suoi dipinti?
Con i suoi scritti Leonardo ci ha teso un filo da seguire. Lui voleva lasciare delle tracce, sapeva che in futuro sarebbe stato letto. In una nota datata 1508, si scusa addirittura con il lettore per avere lasciato le carte alla rinfusa senza ricomporle in libri organizzati per materia. Il Cenacolo, come la Gioconda o la Vergine delle rocce, sono sequenze di un’unica storia. Leonardo inseriva anche delle profezie, ricavate dai suoi calcoli astronomici. E posso anticipare che anche la Gioconda possiede delle date che sono già passate e quindi profeticamente avveratesi.
http://www.bibbiablog.com/2010/04/11/svelato-il-vero-codice-di-leonardo/
martedì 9 marzo 2010
SANTA MARIA DI MAGDALA TUTTA LA VERITA' (Seconda parte)
STUDIO BIBLICO
SANTA MARIA DI MAGDALA TUTTA LA VERITA' (Seconda parte)
A cura di Martino Gerber, Giuliano Lattes e Simone Oren studiosi biblisti
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Introduzione
In questi ultimi anni le librerie di tutto il mondo si stanno riempendo di libri scandalosi
riguardo a S.M.Maddalena, tutto è nato dall'equivoca interpretazione dei Vangeli gnostici,
non Vangeli Apocrifi mediovali, quelli non hanno fatto nascere scandali, essendo una
rielaborazione romanzata dei Vangeli Sinottici.
I Vangeli gnostici erano conosciuti anche dai Padri della chiesa, ma non ci sono scandali,
per il fatto che lo gnosticismo rende Gesù completamente divino e trascendente.
C'erano molte sette gnostiche, diverse tra loro, e molte praticavano riti sessuali,
c'erano anche dei vangeli gnostici con riti sessuali, ma tutto questo era di fonte
eretica, eretici che di cristiano non avevano neppure il nome, e la loro religione era pagana
ed esoterica, piena di magia, ermetismo ed alchimia, tutte cose condannate dal cristianesimo.
Dopo il ritrovamento di alcuni vangeli gnostici come quelli trovati in Egitto a Nagh-Hammadi nel 1945,
sono iniziati a comparire delle teorie riguardo presunti scandali tra Gesù e S.M.Maddalena.
Questo avviene per la totale ignoranza della corrente gnostica, e cattiva interpretazione di testi.
Dividiamo lo studio in due parti, la prima descrive S.M.Maddalena nella religione cristiana,
la seconda nella corrente eretica gnostica.
Seconda parte: Gnosticismo, Padri eresiologi, Nag Hammadi, S.M.Maddalena nei Testi Gnostici.
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LO GNOSTICISMO
Introduzione
Per parlare dello gnosticismo occorrono dei volumoni,
qui diamo qualche definizione per comprendere.
Lo gnosticismo fu un movimento religioso e culturale insieme,
diffusissimo dal I al IV secolo d.c., dall'attuale Iraq alla Siria, alla Turchia, alla Palestina,
all'Egitto, a Roma, a Lione, copriva non soltanto i paesi dell'Impero romano,
ma andava anche al di là. Non era un movimento omogeneo in quanto le
correnti gnostiche erano numerose e differenziate, mantenevano, tuttavia,
alcune linee fondamentali comuni. Gnosticismo deriva dal greco gnosis,
conoscenza, ma non ogni conoscenza è gnosticismo, la conoscenza dello
gnosticismo è rivolta all'origine dell'uomo e del suo mondo, ed è diretta alla
salvezza da questo mondo. Alla base dello gnosticismo c'è la descrizione
della creazione del mondo ad opera di un Demiurgo ingannato, e l'indicazione
di una via di salvezza mediante la gnosis, la conoscenza del proprio Io divino.
Per gli gnostici la gnosis era superiore alla fede.
Secondo lo gnosticismo questo mondo è separato dall'Essere supremo la Luce,
il male è proprio di questo mondo. Vi è una caduta dalla sfera divina nel mondo:
a cadere può essere un maschio, l'uomo interiore o Adamo, oppure una femmina,
Sofia. Il signore, il creatore di questo mondo, il demiurgo, detto Jaldabaoth,
proviene da un essere caduto dal quale ebbe pure una particella di luce dalla sfera
divina, particella che deve ritornare in patria: spesso costui è all'origine del male,
sua sorte è presentata in diversi modi, sempre è ignorante, e identificato col
Dio del Vecchio Testamento. L'Io dell'uomo appartiene alla sfera del divino ed è
espresso con la designazione del " Primo Uomo" nella sfera della Luce.
Con il termine " Primo Uomo", viene designato anche l'Essere supremo,
quindi l'identificazione tra la più intima essenza dell'uomo e il divino Uomo Primordiale,
il quale spesso viene identificato col Salvatore, per opera del quale gli uomini ottengono
la Salvezza. Nei sistemi gnostici cristiani il Salvatore è Gesù.
Lo gnosticismo esisteva prima ancora del cristianesimo, si trattava di una miscela di religione
pagana e miti greci, ermetismo, alchimia, esoterismo, magia e filosofia.
Molti documenti gnostici pagani poi succesivamente sono stati cristianizzati ma prima ancora
ci sono dei documenti gnostici misti ad elementi della religione ebraica.
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LO GNOSTICISMO ATTRAVERSO I PADRI ERESIOLOGI
I Padri eresiologi consideravano gli gnostici come i nemici pericolosi del Cristianesimo.
I Padri eresiologi più importanti sono; S.Ireneo di Lione, Clemente Alessandrino, Origene,
S.Ippolito Romano, ed S.Epifanio di Salamina.
Questi Padri nei loo libri hanno confutato tutte le eresie gnostiche, e da queste opere,
abbiamo un quadro di tutti i maestri gnostici e le loro dotttrine.
I maestri gnostici più importanti sono; Simone Mago, Saturnino, Carpocrate, Basilide,
Valentino. Le sette gnostiche più importanti sono; Naasseni, Sethiani e Barbelognostici.
I Padri eresiologi indicano come fondatore dell'eresia gnostica Simone Mago,
proprio quello citato in Atti 8: 11-24. Simone andava in giro a predicare portandosi con se
una donna, Elena, pare l'avesse presa da un bordello. Simone insegnava che questa Elena,
era il primo pensiero Ennoia, emesso da lui stesso, la madre di tutti, e tramite lei, lui aveva creato
angeli ed arcangeli, e tramite questi angeli è stato creato il mondo. Dopo Elena per invidia
era trattenuta in questo mondo dagli angeli, i quali ignoravano l'esistenza della Grande Potenza,
cioè Simone. Intanto le potenze emesse da Elena, gli inflessero ogni genere di offese,
affinché non tornasse da suo padre, fino al punto di rinchiuderla in un corpo umano,
e durante i secoli Elena, il primo pensiero trasmigrò in diversi corpi femminili e finì a fare la
prostituta in un bordello. Perciò la Grande Potenza, Simone, discese per assumere a sé lei,
Elena, liberarla dalle catene, e agli uomini egli accordò, la conoscenza di se stessi.
Si potrebbe andare avanti ancora, ma questo basta a dare un idea, solo aggiungiamo che i
discepoli di Simone praticavano la magia e dei riti sessuali.
Saturnino, un asceta di Antiochia insegnava che il Padre è da tutti sconosciuto,
è lui che ha fatto gli angeli, gli arcangeli, le potenze e le dominazioni,
da sette angeli fu fatto il mondo, L'uomo fu fatto dagli angeli, e poi ricevette dall'alto la scintilla divina.
Il Dio dei Giudei sarbbe uno dei sette angeli che fecero il mondo, questi angeli volevano eliminare il
loro padre, perciò venne Cristo a distruggere il Dio dei Giudei e a salvare i credenti, cioè coloro che
hanno la scintilla di vita. Cristo sarebbe un essere ingenerato ed incorporeo.
Sposarsi e generare figli è opera satanica, questa dottrina è comune a quasi tutti gli gnostici.
Carpocrate, visse all'epoca dell'imperatore Adriano (117-38), insegnava che il mondo fu creato dagli angeli,
esseri inferiori al Padre ingenerato, Gesù nato come gli altri uomini, possedeva un anima pura,
e ricordava le cose viste nelle regioni di Dio ingenerato, perciò gli fu mandata una forza affinché,
per mezzo di essa, potesse sfuggire ai creatori del mondo e ritornare a Dio.
Comunque i discepoli di Carpocrate e di suo figlio Epifane, praticavano magia e riti sessuali.
Basilide visse fino al tempo dell'imperatore Antonio Pio (138-61), ad Alessandria.
Basilide fu, il primo grande maestro gnostico cristiano, unendo correnti ellenistiche e cristianesimo.
Il sistema di Basilide: Dal Padre ingenerato è sorto l'Intelletto, da questo il logos,da questo il Pensiero,
da questo la Sapienza Sofia e la Forza, da Sofia e Forza sono venute le Virtù, gli Arconti, gli angeli,
dai quali è stato fatto il primo cielo e gli altri angeli, fino a 365 cieli, l'ultimo cielo, quello a noi visibile,
dove i suoi angeli sono creatori del mondo. Il capo di questi angeli è il Dio dei Giudei.
Per ovviare la rovina di tutti, il Padre mandò il primogenito, cioè l'Intelletto, che è chiamato Cristo.
Cristo era di natura apparente, e non patì, e sulla croce morì Simone il Cireneo, che Gesù aveva
trasformato in modo da assomigliare a lui, mentre lui risalì (deridendo tutti) a colui che lo aveva mandato.
Questo per far capire, ma si potrebbe andare oltre, comunque il figlio di Baslide, Isidorò continuò
gli insegnamenti del padre, i loro discepoli praticavano la magia e i riti sessuali.
Valentino, nacque in Egitto, dove completò la sua istruzione, e poi si recò a Roma sotto il vescovo
Igino (136-40), poi visse a Cipro. La dottrina di Valentino; la Divinità si presenta come una pienezza,
il pleroma, detta Preprincipio e Prepadre, invisibile, eterno, ingenerato, con lui era il Pensiero,
la Grazia, il Silenzio, dunque la controparte femminile. Si susseguono coppie gerarchizzate in una
gerarchia decrescente, si hanno così le prime quattro coppie Sizighie, la prima tetrade;
l'Intelletto-Unigenito, a sua voltà emanò il Logos, e con lui la Vita, dai quali emana la coppia composta
dall'Uomo e dalla Chiesa. Si giunge così alla grande ogdoade primordiale.
Le coppie maschio-femmina, rappresentano una allegoria nella quale l'elemento femminile esprime una qualità
inerente all'elemento maschile, e viceversa, onde risulta un unico essere bisessuato, allegoricamente;
l'Intelletto-Unigenito, Figlio è detto pure Padre.
Il mito di Sofia, l'Unigenito è l'unico a conoscere il Prepadre, e voleva far conoscere agli altri eoni la grandezza
del Prepadre, ma l'ultimo eone, la femmina Sofia, dimentica il suo posto, e volle conoscere l'infinito,
si sarebbe dissolta, se non fosse intervenuto il Limite-Croce, Sofia torna alla sua dimora, deponendo il desiderio,
detto Achamoth, che viene espulso dal pleroma, da questo desiderio parte di Sofia avrà origine il mondo,
il male, l'ignoranza. Per impedire la caduta di altri eoni, l'Unigenito emanò un altra coppia o sizighia,
Cristo-Spirio Santo, emessi per consolidare il pleroma. Intanto Achamoth, genera dei semi spirituali,
si tratta dei pneumatici che dovranno maturare e perfezionarsi quaggiù nel mondo, fino a quando entreranno
nel pleroma, come elementi femminili e si uniranno con gli angeli elementi maschili.
Valentino insegnava che Gesù era totalmente divino, tanto che il nutrimento dentro di lui non si corrompeva,
poiché egli non tollerava la corruzione.
Valentino ebbe moltissimi discepoli, fra i quali; Eracleone, Tolomeo, Marco, Teodoto e Bardèsane.
Valentino scrisse molti libri, ed anche i suo discepoli, vediamo che S.Ireneo di Lione dichiara che i discepoli di Valentino,
facevano passare come apostolci i loro scritti, ma erano bestemmie, e non avevano nulla di simile
ai quello che ci è stato tramandato dagli apostoli.
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Le sette gnostiche
La setta gnostica dei Naasseni o OfIti,traggono il loro nome dalla parola serpente,
nahas in ebraico e ofis in greco. La loro dottrina insegna che all'inizio c'è la luce,
il Padre o primo Uomo, dal quale precedette il Pensiero, suo Figlio, o Uomo-secondo,
sotto di loro c'era lo Spirito Santo, detta prima-Donna, sotto di essa i quattro elementi:
acqua, tenebre, abisso, caos. Dall'unione del primo e del secondo Uomo con la prima
Donna nasce il Figlio, cioè il Cristo, il terzo Uomo che con la Madre, va subito nell'eone
incorruttibile del Padre, vera e santa Chiesa.
La Donna, madre dei viventi, non potendo reggere le luci, le fece traboccare a sinistra,
questa potenza traboccata, conserva una rugiada di luce, ed è chiamata Prunico,
Sofia, Bisessuata, dai lei nasce un figlio, il quale generò altri sei figli;
cieli, potenze, autorità, angeli. Continua una lunghissima speculazione, simile
alle altre dottrine gnostiche. Il Cristo, unito a sua sorella Sofia, scese su Gesù
nel momento del battesimo. Dopo la risurrezione Gesù rimase 18 mesi con gli
Apostoli, ai quali insegnò i grandi misteri. L'uomo primordiale è additato come bisessuato,
quindi per i Naasseni, è cosa turpe l'unione sessuale, quindi sono una setta encratita,
che vieta i rappoti sessuali.
La setta dei Sethiani, fondata in Egitto, i Sethiani affermavano essere discendenti di Seth,
figlio di Adamo, e lo chiamavano Cristo. Secondo la loro dottrina, l'univrso fu creato dagli
angeli, non dalla potenza superiore. All'inizio vi furono due uomini dai quali derivano
Caino e Abele, a proposito dei quali sorse una lotta tra gli angeli che causò la morte
di Abele per mano di Caino; prevalse così la squadra degli angeli che avevano generato
Caino ed erano suoi sostenitori. Vista questa vittoria di Caino, la Potenza superiore,
la madre,pensò alla generazione di Seth: mise in lui il suo stesso seme superiore,
e una scintilla discesa dal cielo, perciò la generazione di Seth fu separata,
portata in alto come generazione eletta. Col passare del tempo, a motivo della loro
mescolanza e malvagità le due generazioni di Caino e di Abele, continuavano a lottare,
così la potenza superiore decretò il diluvio, affinché sopravvivesse solo la generazione di Seth.
Ma gli angeli introdussero nell'arca Cam che era della loro stirpe, e attraverso Cam continuò
il male sulla terra. Quindi sulla terra fu mandato Cristo, che sarebbe Seth stesso,
venuto miracolosamente.
Vediamo che questi sethiani inventano miti dal Vecchio Testamento, questo dimostra che
davvero c'erano diverse correnti gnostiche.
La setta dei Barbelognostici, alla base del loro sistema c'è un eone , che non invecchia mai,
in un Spirito verginale che chiamano Barbelo. Il Padre innominabile volle manifestarsi a
Barbelo, il Pensiero Ennoia si pose davanti a lui e domandò la Prima conoscenza.
Quando apparve la Prima conoscenza, esse domandarono ancora; alla loro domanda
apparvero l'Incorruttibilità e poi la Vita eterna. Barbelo si rallegrava di queste produzioni,
e dalla gioia concepì la Luce, dalla quale si generarono tutte le cose.
Il Padre vedendo la Luce e la rese perfetta, e questa luce la chiamano Cristo,
il quale volle come aiuto l'Intelletto. Poi il Padre emise la Volontà e il Logos.
Poi si formarono le sizighie; Pensiero Ennoia-Logos, Incorruttibilità-Cristo,
Vita eterna-Volontà, Intelletto- Prima conoscenza. Ancora le speculazioni continuano,
ma questo basta a far capire.
Ora se avete letto fino a qui, potete capire quante assurdità inventavano gli gnostici,
invece di convertirsi e seguire il Cristianesimo semplice e vero e santo, inventavano cose complicatissime,
difficili a capire e sopratutto false e blasfeme.
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I MANOSCRITTI DI NAG HAMMADI
I manoscrtti di Nag Hammadi furono scoperti in Egitto il 1945, sono stati una grande scoperta per il sapere dell'umanità,
e per lo studio dello gnosticismo. I documenti scoperti ci confermano, quello che hanno scritto i Padri eresiologi,
ma ci danno un quadro più ampio sullo gnosticismo. Si tratta di documenti interi,
vangeli, apocalissi,materiale che prima non era disponibile,
infatti i Padri eresiologi ci hanno trasmesso poco, e solo qualche brano intero.
I manoscritti di Nag Hamadi si dvidono in gnostici pagani ed ermetici, gnostici giudaici,
e gnostici cristiani, questi ultimi sono di varie correnti;
valentiniani, barbelognostici, sethiani,basilidiani, e naassseniani.
Prima ancora della scoperta di Nag Hammadi, ci sono state altre scoperte;
il Codice Askewianus 1772, e il Codice Brucianus 1769.
Il secolo scorso sono venuti alla luce tanti Papiri, molti in frammenti come il Papiro di Berlino.
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SANTA MARIA DI MAGDALA NEI VANGELI GNOSTICI TRASMESSI DAI PADRI ERESIOLOGI
Vediamo che i Padri eresiologi sono a conoscenza dell'importanza di S.M.Maddalena per gli gnostici.
Ecco cosa dice S.Ippolito Romano nel suo libro contro tutte le eresie; Refutatio VI: 36,4
"Maddalena+Gesù terreno, Cristo+Spirito Santo, Soter+Sofia.
Vediamo lo schema delle sizighie più importanti per certe correnti gnostiche.
S.Epifanio di Salamina nel suo libro contro tutte le eresie Panarion cita due vangeli gnostici,
Questioni di Maria, le Grandi e le Piccole. Le Grandi questioni riguardano un vangelo molto
blasfemo, dove la salvezza si ottiene tramite l'uso del seme maschile e unioni sessuali,
Gesù stesso sale sul mone con Maria (Maddalena), poi giunti sul monte, Gesù dopo aver
pregato, avrebbe formato una donna da un costato di Maria, e poi si sarebbe unito sessualmente con questa
nuova creatura, e prendendo il suo seme in mano avrebbe indicato con questo la via della salvezza,
Maria si spaventa difronte a questo rituale, ma Gesù la sgrida per la poca fede.
Questo brano si trova in; Panarion XXVI: 8, 1-3. Questo vangelo circolava presso gnostici che praticavano
il libertinaggio più sfrenato e stomachevole come; Nicolaiti, Stratiotici, Borboriti, Manichei.
Epifanio poi soltanto cita le Piccole questioni, molti studiosi pensano si tratti di Pistis Sofia.
Presso gli gnostici, S.M.Maddalena non è l'unica donna importante, vediamo che circolavano vangeli gnostici,
sotto il nome di altre donne, perfino c'erano sette sotto altre donne, tanto erano diffuse che li conosceva
anche il pagano Celso, ne parla Origene nel suo libro Contro Celso nel capitolo V,62; dove vediamo
che c'era la setta degli Arpocratiani, discepoli di Salomè, i discepoli di Marta, i marcelliani, discepoli
della maestra gnostica Marcella, ed anche i discepoli di Mariamme ( Maddalena).
Molto famosa nello gnosticismo era Salomè, la quale interroga Gesù su vari misteri, questo si trova
nel vangelo gnostico degli Egiziani citato da Clemente Alessandrino nel suo libro Gli Stromati,
capitolo III: 6,45; 9,63; 9,64; 9,66; 13, 91-93.
Questo vangelo apparteneva alle sette gnostiche encratite, che vietavano matrimonio e procreazione,
e praticavano la castità assoluta. Il Vangelo degli Egiziani viene citato anche da altri Padri;
Giulio Cassiano, S.Ippolito Romano e S.Epifanio di Salamina, e si trova in opere gnostiche come
nel libro di Teodoto gnostico.
Questo è quello che ci hanno tramandato i Padri eresiologi riguardo vangeli gnostici e S.M.Maddalena.
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S.M.MADDALENA NEL CODICE DI ASKEWIANUS
Il codice di Askewianus è chiamato così dal medico inglese A. Askew i quale lo aveva
comprato in una libreria di Londra. A.Askew era un collezionista di antichi manoscritti,
ed aveva una fornita biblioteca, dopo la sua morte il 1772, il Codice Askewianus è stato
conservato presso il British Museum.
Il Codice Askewianus, contiene il voluminoso trattato gnostico Pistis Sofia.
Pistis Sofia è stato scritto in Egitto verso il III secolo, si tratta di un lungo dialogo tra Gesù
ed i suoi Apostoli, ed anche quattro discepole, Maria madre di Gesù, Maria Maddalena,
Salome e Marta. Vediamo che proprio Maddalena è quella che più spesso prende la
parola, ben 67 volte. Maddalena può parlare francamente, poiché il suo cuore è rivolto verso
il regno celeste, più di tutti i suoi fratelli (c. 17). La sua posizione di privilegio, insieme con
quella della madre di Gesù e Giovanni, si estende anche nella vita futura (c. 96).
La sua origine, come quella della madre di Gesù, è pure superiore: la materia viene da Barbelo,
ma la sua forza luminosa è simile a quella della vergine di luce (c. 59). Ella intercede per gli altri discepoli,
specie quando costoro non riescono più a seguire l'esposizione profonda concernente il mistero
dell'ineffabile (c. 94). Il suo uomo della luce, cioè la pate di lei appartenente al regno della luce, è sempre
intelligente e desta, pronta ad interpretare le parole di Pistis Sofia. Ella chiede di tutto con precisione.
Lo stesso Gesù è stupito delle sue risposte. Ella è divenuta puro spirito ed egli, pieno di misericordia
per lei, le rivolge le più belle espressioni di lode. La parte svolta dalle donne, specie dalla Maddalena
non è gradita ai discepoli: essi si vedono menomati. Pietro è l'espressione del malcontento (cc 36. 146).
La Maddalena se ne accorge; vorrebbe sempre parlare, ma teme Pietro (c. 72).
Sorge così una tensione, presto sciolta da Gesù con il riconoscere i diritti delle donne, di chiunque cioè
è fervente e pieno dello spirito luminoso. Questo rispecchia la lotta tra la grande Chiesa rappresentata
da S.Pietro e le sette gnostiche rappresentate dalle donne con a testa Maddalena.
La presenza di Barbelo, indica un origine della setta dei Barbelognostici, comunque ci sono anche
elementi valentiniani ed altro genere specialmente ermetico, filosofico e pagano, ma sempre si tratta di gnosticismo egiziano.
Questo è quello che possiamo dire di S.M.Maddalena in Pistis Sofia.
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S.MARIA DI MAGDALA NEL CODICE DI BERLINO
Il Codice di Berlino, è designato come Papiro 8502, proviene dall' Egitto,
precisamente da Akhmìm e fu acquistato al Cairo nel 1896 da C. Reinhardt
per il Museo di Berlino, dove ora si trova. Esso inizia col Vangelo di Maria,
segue l'Apocrifo di Giovanni e poi La Sofia di Gesù Cristo, e infine gli Atti di Pietro.
S.M.Maddalena viene nominata in tutti i documenti tranne l'Apocrifo di Giovanni.
Tralasciamo gli Atti di Pietro, o Vangelo di Pietro, che appartiene ai Vangeli Apocrifi,
trattato nella prima parte del nostro studio.
Parliamo ora per primo del documento gnostico; La Sofia di Gesù Cristo, vediamo che
Gesù risorto, prima di salire al cielo, su un monte, dinanzi a dodici discepoli e sette donne,
fa un dialogo, rivelando importanti misteri, infine Gesù scompare e i discepoli vanno a predicare il Vangelo.
Maddalena la vediamo che insieme ad altri apostoli interroga Gesù.
Gli argomenti sono dottrine gnostiche, sul pleroma, Sofia, la missione di Gesù, sceso per
liberare le particelle di luce schiave della materia. Si tratta di gnosticismo egiziano.
Il Vangelo di Maria, in questo vangelo, Gesù risorto, lascia i suoi discepoli in grande turbamento.
Poi Maddalena ha una sua visione, dove Gesù gli comunica dei misteri. I discepoli non riescono
a crederla, specie Pietro, ma poi Maddalena viene creduta ed escono a predicare il Vangelo.
In questo Vangelo gnostico, viene detto che Madalena era molto amata da Gesù, amava lei più delle altre discepole.
La dottrina è quella gnostico-egiziana.
Questo è ciò che abbiamo su S.M.Maddalena nel Codice di Berlino.
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SANTA MARIA DI MAGDALA NEI MANOSCRITTI DI NAG HAMMADI
S.M.Maddalena la incontriamo in diversi documenti scoperti a Nag Hammadi;
La Sofia di Gesù Cristo di cui abbiamo parlato riguardo il Codice di Berlino,
Il Vangelo di Filippo, il Vangelo di Tommaso e Il Dialogo del Salvatore.
Il Vangelo di Filippo, iniziamo col dire che è un opera della scuola valentiniana,
precisamente di origine siro-egiziano, del III secolo, l'autore sembra essere
un giudeo-cristiano gnostico. L'autore non è l'Apostolo Filippo, ma il testo è stato chiamato
Vangelo di Filippo perché nel testo Filippo è l'unico Apostolo ad essere nominato (cap. 91).
I Padri eresiologi conoscevano però un vangelo gnostico sotto il nome di Filippo,
citato in Panarion XXVI: 13,2. Torniamo al testo trovato a Nag Hammadi, ha suscitato molte
polemiche proprio per come viene presentata Maria Maddalena in due distinti brani: 32 e 55;
32-Tre donne camminavano sempre con il Signore: Maria sua madre, la sorella di lei
e la Maddalena, la quale è detta sua compagna. Maria, in realtà, è sorella, madre e consorte di lui.
55-La Sofia detta sterile è la madre degli angeli; la compagna di Cristo è Maria Maddalena.
Il Signore amava Maria più di tutti i discepoli e la baciò più volte ( sulla bocca ).
Le altre donne, vedendo il suo amore per Maria, gli dissero: " Perché ami lei più di noi tutte ?"
Il Salvatore rispose loro: " Come mai io non amo voi come lei ?".
Specifichiamo che nel testo è usato un termine che non significa consorte in senso di moglie,
ma con il significato di compagna cioè sizighia. Infatti nel testo scritto in copto la parola
Koinonos con cui viene indicata Maddalena equivale a compagna, socia, amica,
mentre per indicare moglie e donna nel testo viene usato il termine Shime.
Vediamo che nel Nuovo Testamento, Koinonos e molto usato, un esempio;
Luca: 5,10-Giacomo e Giovanni sono compagni ( koinonos) di Simone.
Il bacio, nel testo non compare bocca, essendo il testo danneggiato, e proprio dove ci dovrebbe
essere bocca c'è un buco. Gl studiosi hanno messo sulla bocca, sembrava il termine più giusto.
Gli gnosici praticavano come rito il bacio , come è descritto nel paragrafo 31 del Vangelo di Filippo,
ed anche altrove come nella Letterea di Eugnosto: 7.
Il bacio sulla bocca in segno di saluto allora era praticato anche tra uomini come descrive;
I-Apocalisse di Giacomo: 31, 1-10; e II Apocalisse di Giacomo: 56,10-11.
Ora cerchiamo di spiegare questi passi 32 e 55 del Vangelo di Filippo;
32-La madre, la sorella e la consorte del Salvatore terreno sono per l'accezione gnostica
manifestazioni di un unica Maria.
55-Sofia è la madre degli angeli, cioè dei pianeti e delle costellazioni dello zodiaco.
A Sofia decaduta, che concepì senza il proprio compagno, fa capo il mondo materiale,
una specie di aborto. Perciò è detta sterile (paragrafo 36). Maria Maddalena rappresenta invece
per la gnosi, la quale ne fa la compagna di Cristo terreno, il prototipo dell'unione
perfetta tra Sofia celeste e il compagno, cioè tra l'immagine e il suo angelo.
Vedi anche; Refutatio VI: 36,4 "Maddalena+Gesù terreno, Cristo+Spirito Santo, Soter+Sofia.
Quindi Maddalena ha realizzato la sua perfezione ed è degna di formare un unione mistica
una sizighia con il Gesù terreno.
Vangelo di Tommaso, iniziamo col dire che questo ritrovamento ha risolto il problema del
Papiro Ossirinco trovato in Egitto nel 1897 e 1903, la parte dei Logia, che destavano dubbi
a quale vangelo potessero appartenere, non avendo carattere proprio gnostico.
Ma dopo il ritrovamento del Vangelo di Tommaso, sappiamo che questo testo come i Logia
del Papiro Ossirinco, sono testi gnostici del II secolo, scritti dalla setta dei Naasseni,
setta encratita. Molti punti del Vangelo di Tommaso sono simili alla dottrina dei Naassseni,
riportata da S.Ippolito di Salamina in Refutatio V: 6-11; dove si parla proprio del Vangelo
di Tommaso. Torniamo al testo di Nag Hammadi, Maddalena viene citata nell'ultimo brano, il 114;
Simon Pietro disse loro: Maria se ne vada da noi, ché le donne non meritano la vita !
Gesù rispose: Ecco, io la trarrò così da renderla uomo. Così anche lei diverrà spirito vivente,
simile a voi uomini. Ogni donna che si fa uomo entrerà nel regno dei cieli.
Questo brano va interpretato nella dottrina gnostica dell' androgine, per entrare nel regno
occorre diventare androgini, oppure sempliceme occore rinunciare alla sessualità.
Il Dialogo del Salvatore, un testo del II secolo, tipo gnostico-egiziano ed encratita, un testo molto danneggiato.
Maddalena nel testo è considerata la Donna che conosceva il Tutto, si trova fra gli Apostoli che ricevono
ordini da Gesù, e rifiuta le opere del genere femminile,cioè i rapporti sessuali e la procreazione.
Questo è tutto quello che dicono i Vangeli gnostici su S.M.Maddalena.
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Bibliografia;
Testi Gostici U.T.E.T
I Vangeli Gnostici Adelphi
Le Apocalissi Gnostiche Adelphi
Vangeli Apocrifi; U.T.E.T, Marietti, Einaudi
Patrologia Latina e Greca
http://groups.google.com/group/studio-biblico?hl=it
SANTA MARIA DI MAGDALA TUTTA LA VERITA' (Seconda parte)
A cura di Martino Gerber, Giuliano Lattes e Simone Oren studiosi biblisti
****************************************************
Introduzione
In questi ultimi anni le librerie di tutto il mondo si stanno riempendo di libri scandalosi
riguardo a S.M.Maddalena, tutto è nato dall'equivoca interpretazione dei Vangeli gnostici,
non Vangeli Apocrifi mediovali, quelli non hanno fatto nascere scandali, essendo una
rielaborazione romanzata dei Vangeli Sinottici.
I Vangeli gnostici erano conosciuti anche dai Padri della chiesa, ma non ci sono scandali,
per il fatto che lo gnosticismo rende Gesù completamente divino e trascendente.
C'erano molte sette gnostiche, diverse tra loro, e molte praticavano riti sessuali,
c'erano anche dei vangeli gnostici con riti sessuali, ma tutto questo era di fonte
eretica, eretici che di cristiano non avevano neppure il nome, e la loro religione era pagana
ed esoterica, piena di magia, ermetismo ed alchimia, tutte cose condannate dal cristianesimo.
Dopo il ritrovamento di alcuni vangeli gnostici come quelli trovati in Egitto a Nagh-Hammadi nel 1945,
sono iniziati a comparire delle teorie riguardo presunti scandali tra Gesù e S.M.Maddalena.
Questo avviene per la totale ignoranza della corrente gnostica, e cattiva interpretazione di testi.
Dividiamo lo studio in due parti, la prima descrive S.M.Maddalena nella religione cristiana,
la seconda nella corrente eretica gnostica.
Seconda parte: Gnosticismo, Padri eresiologi, Nag Hammadi, S.M.Maddalena nei Testi Gnostici.
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LO GNOSTICISMO
Introduzione
Per parlare dello gnosticismo occorrono dei volumoni,
qui diamo qualche definizione per comprendere.
Lo gnosticismo fu un movimento religioso e culturale insieme,
diffusissimo dal I al IV secolo d.c., dall'attuale Iraq alla Siria, alla Turchia, alla Palestina,
all'Egitto, a Roma, a Lione, copriva non soltanto i paesi dell'Impero romano,
ma andava anche al di là. Non era un movimento omogeneo in quanto le
correnti gnostiche erano numerose e differenziate, mantenevano, tuttavia,
alcune linee fondamentali comuni. Gnosticismo deriva dal greco gnosis,
conoscenza, ma non ogni conoscenza è gnosticismo, la conoscenza dello
gnosticismo è rivolta all'origine dell'uomo e del suo mondo, ed è diretta alla
salvezza da questo mondo. Alla base dello gnosticismo c'è la descrizione
della creazione del mondo ad opera di un Demiurgo ingannato, e l'indicazione
di una via di salvezza mediante la gnosis, la conoscenza del proprio Io divino.
Per gli gnostici la gnosis era superiore alla fede.
Secondo lo gnosticismo questo mondo è separato dall'Essere supremo la Luce,
il male è proprio di questo mondo. Vi è una caduta dalla sfera divina nel mondo:
a cadere può essere un maschio, l'uomo interiore o Adamo, oppure una femmina,
Sofia. Il signore, il creatore di questo mondo, il demiurgo, detto Jaldabaoth,
proviene da un essere caduto dal quale ebbe pure una particella di luce dalla sfera
divina, particella che deve ritornare in patria: spesso costui è all'origine del male,
sua sorte è presentata in diversi modi, sempre è ignorante, e identificato col
Dio del Vecchio Testamento. L'Io dell'uomo appartiene alla sfera del divino ed è
espresso con la designazione del " Primo Uomo" nella sfera della Luce.
Con il termine " Primo Uomo", viene designato anche l'Essere supremo,
quindi l'identificazione tra la più intima essenza dell'uomo e il divino Uomo Primordiale,
il quale spesso viene identificato col Salvatore, per opera del quale gli uomini ottengono
la Salvezza. Nei sistemi gnostici cristiani il Salvatore è Gesù.
Lo gnosticismo esisteva prima ancora del cristianesimo, si trattava di una miscela di religione
pagana e miti greci, ermetismo, alchimia, esoterismo, magia e filosofia.
Molti documenti gnostici pagani poi succesivamente sono stati cristianizzati ma prima ancora
ci sono dei documenti gnostici misti ad elementi della religione ebraica.
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LO GNOSTICISMO ATTRAVERSO I PADRI ERESIOLOGI
I Padri eresiologi consideravano gli gnostici come i nemici pericolosi del Cristianesimo.
I Padri eresiologi più importanti sono; S.Ireneo di Lione, Clemente Alessandrino, Origene,
S.Ippolito Romano, ed S.Epifanio di Salamina.
Questi Padri nei loo libri hanno confutato tutte le eresie gnostiche, e da queste opere,
abbiamo un quadro di tutti i maestri gnostici e le loro dotttrine.
I maestri gnostici più importanti sono; Simone Mago, Saturnino, Carpocrate, Basilide,
Valentino. Le sette gnostiche più importanti sono; Naasseni, Sethiani e Barbelognostici.
I Padri eresiologi indicano come fondatore dell'eresia gnostica Simone Mago,
proprio quello citato in Atti 8: 11-24. Simone andava in giro a predicare portandosi con se
una donna, Elena, pare l'avesse presa da un bordello. Simone insegnava che questa Elena,
era il primo pensiero Ennoia, emesso da lui stesso, la madre di tutti, e tramite lei, lui aveva creato
angeli ed arcangeli, e tramite questi angeli è stato creato il mondo. Dopo Elena per invidia
era trattenuta in questo mondo dagli angeli, i quali ignoravano l'esistenza della Grande Potenza,
cioè Simone. Intanto le potenze emesse da Elena, gli inflessero ogni genere di offese,
affinché non tornasse da suo padre, fino al punto di rinchiuderla in un corpo umano,
e durante i secoli Elena, il primo pensiero trasmigrò in diversi corpi femminili e finì a fare la
prostituta in un bordello. Perciò la Grande Potenza, Simone, discese per assumere a sé lei,
Elena, liberarla dalle catene, e agli uomini egli accordò, la conoscenza di se stessi.
Si potrebbe andare avanti ancora, ma questo basta a dare un idea, solo aggiungiamo che i
discepoli di Simone praticavano la magia e dei riti sessuali.
Saturnino, un asceta di Antiochia insegnava che il Padre è da tutti sconosciuto,
è lui che ha fatto gli angeli, gli arcangeli, le potenze e le dominazioni,
da sette angeli fu fatto il mondo, L'uomo fu fatto dagli angeli, e poi ricevette dall'alto la scintilla divina.
Il Dio dei Giudei sarbbe uno dei sette angeli che fecero il mondo, questi angeli volevano eliminare il
loro padre, perciò venne Cristo a distruggere il Dio dei Giudei e a salvare i credenti, cioè coloro che
hanno la scintilla di vita. Cristo sarebbe un essere ingenerato ed incorporeo.
Sposarsi e generare figli è opera satanica, questa dottrina è comune a quasi tutti gli gnostici.
Carpocrate, visse all'epoca dell'imperatore Adriano (117-38), insegnava che il mondo fu creato dagli angeli,
esseri inferiori al Padre ingenerato, Gesù nato come gli altri uomini, possedeva un anima pura,
e ricordava le cose viste nelle regioni di Dio ingenerato, perciò gli fu mandata una forza affinché,
per mezzo di essa, potesse sfuggire ai creatori del mondo e ritornare a Dio.
Comunque i discepoli di Carpocrate e di suo figlio Epifane, praticavano magia e riti sessuali.
Basilide visse fino al tempo dell'imperatore Antonio Pio (138-61), ad Alessandria.
Basilide fu, il primo grande maestro gnostico cristiano, unendo correnti ellenistiche e cristianesimo.
Il sistema di Basilide: Dal Padre ingenerato è sorto l'Intelletto, da questo il logos,da questo il Pensiero,
da questo la Sapienza Sofia e la Forza, da Sofia e Forza sono venute le Virtù, gli Arconti, gli angeli,
dai quali è stato fatto il primo cielo e gli altri angeli, fino a 365 cieli, l'ultimo cielo, quello a noi visibile,
dove i suoi angeli sono creatori del mondo. Il capo di questi angeli è il Dio dei Giudei.
Per ovviare la rovina di tutti, il Padre mandò il primogenito, cioè l'Intelletto, che è chiamato Cristo.
Cristo era di natura apparente, e non patì, e sulla croce morì Simone il Cireneo, che Gesù aveva
trasformato in modo da assomigliare a lui, mentre lui risalì (deridendo tutti) a colui che lo aveva mandato.
Questo per far capire, ma si potrebbe andare oltre, comunque il figlio di Baslide, Isidorò continuò
gli insegnamenti del padre, i loro discepoli praticavano la magia e i riti sessuali.
Valentino, nacque in Egitto, dove completò la sua istruzione, e poi si recò a Roma sotto il vescovo
Igino (136-40), poi visse a Cipro. La dottrina di Valentino; la Divinità si presenta come una pienezza,
il pleroma, detta Preprincipio e Prepadre, invisibile, eterno, ingenerato, con lui era il Pensiero,
la Grazia, il Silenzio, dunque la controparte femminile. Si susseguono coppie gerarchizzate in una
gerarchia decrescente, si hanno così le prime quattro coppie Sizighie, la prima tetrade;
l'Intelletto-Unigenito, a sua voltà emanò il Logos, e con lui la Vita, dai quali emana la coppia composta
dall'Uomo e dalla Chiesa. Si giunge così alla grande ogdoade primordiale.
Le coppie maschio-femmina, rappresentano una allegoria nella quale l'elemento femminile esprime una qualità
inerente all'elemento maschile, e viceversa, onde risulta un unico essere bisessuato, allegoricamente;
l'Intelletto-Unigenito, Figlio è detto pure Padre.
Il mito di Sofia, l'Unigenito è l'unico a conoscere il Prepadre, e voleva far conoscere agli altri eoni la grandezza
del Prepadre, ma l'ultimo eone, la femmina Sofia, dimentica il suo posto, e volle conoscere l'infinito,
si sarebbe dissolta, se non fosse intervenuto il Limite-Croce, Sofia torna alla sua dimora, deponendo il desiderio,
detto Achamoth, che viene espulso dal pleroma, da questo desiderio parte di Sofia avrà origine il mondo,
il male, l'ignoranza. Per impedire la caduta di altri eoni, l'Unigenito emanò un altra coppia o sizighia,
Cristo-Spirio Santo, emessi per consolidare il pleroma. Intanto Achamoth, genera dei semi spirituali,
si tratta dei pneumatici che dovranno maturare e perfezionarsi quaggiù nel mondo, fino a quando entreranno
nel pleroma, come elementi femminili e si uniranno con gli angeli elementi maschili.
Valentino insegnava che Gesù era totalmente divino, tanto che il nutrimento dentro di lui non si corrompeva,
poiché egli non tollerava la corruzione.
Valentino ebbe moltissimi discepoli, fra i quali; Eracleone, Tolomeo, Marco, Teodoto e Bardèsane.
Valentino scrisse molti libri, ed anche i suo discepoli, vediamo che S.Ireneo di Lione dichiara che i discepoli di Valentino,
facevano passare come apostolci i loro scritti, ma erano bestemmie, e non avevano nulla di simile
ai quello che ci è stato tramandato dagli apostoli.
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Le sette gnostiche
La setta gnostica dei Naasseni o OfIti,traggono il loro nome dalla parola serpente,
nahas in ebraico e ofis in greco. La loro dottrina insegna che all'inizio c'è la luce,
il Padre o primo Uomo, dal quale precedette il Pensiero, suo Figlio, o Uomo-secondo,
sotto di loro c'era lo Spirito Santo, detta prima-Donna, sotto di essa i quattro elementi:
acqua, tenebre, abisso, caos. Dall'unione del primo e del secondo Uomo con la prima
Donna nasce il Figlio, cioè il Cristo, il terzo Uomo che con la Madre, va subito nell'eone
incorruttibile del Padre, vera e santa Chiesa.
La Donna, madre dei viventi, non potendo reggere le luci, le fece traboccare a sinistra,
questa potenza traboccata, conserva una rugiada di luce, ed è chiamata Prunico,
Sofia, Bisessuata, dai lei nasce un figlio, il quale generò altri sei figli;
cieli, potenze, autorità, angeli. Continua una lunghissima speculazione, simile
alle altre dottrine gnostiche. Il Cristo, unito a sua sorella Sofia, scese su Gesù
nel momento del battesimo. Dopo la risurrezione Gesù rimase 18 mesi con gli
Apostoli, ai quali insegnò i grandi misteri. L'uomo primordiale è additato come bisessuato,
quindi per i Naasseni, è cosa turpe l'unione sessuale, quindi sono una setta encratita,
che vieta i rappoti sessuali.
La setta dei Sethiani, fondata in Egitto, i Sethiani affermavano essere discendenti di Seth,
figlio di Adamo, e lo chiamavano Cristo. Secondo la loro dottrina, l'univrso fu creato dagli
angeli, non dalla potenza superiore. All'inizio vi furono due uomini dai quali derivano
Caino e Abele, a proposito dei quali sorse una lotta tra gli angeli che causò la morte
di Abele per mano di Caino; prevalse così la squadra degli angeli che avevano generato
Caino ed erano suoi sostenitori. Vista questa vittoria di Caino, la Potenza superiore,
la madre,pensò alla generazione di Seth: mise in lui il suo stesso seme superiore,
e una scintilla discesa dal cielo, perciò la generazione di Seth fu separata,
portata in alto come generazione eletta. Col passare del tempo, a motivo della loro
mescolanza e malvagità le due generazioni di Caino e di Abele, continuavano a lottare,
così la potenza superiore decretò il diluvio, affinché sopravvivesse solo la generazione di Seth.
Ma gli angeli introdussero nell'arca Cam che era della loro stirpe, e attraverso Cam continuò
il male sulla terra. Quindi sulla terra fu mandato Cristo, che sarebbe Seth stesso,
venuto miracolosamente.
Vediamo che questi sethiani inventano miti dal Vecchio Testamento, questo dimostra che
davvero c'erano diverse correnti gnostiche.
La setta dei Barbelognostici, alla base del loro sistema c'è un eone , che non invecchia mai,
in un Spirito verginale che chiamano Barbelo. Il Padre innominabile volle manifestarsi a
Barbelo, il Pensiero Ennoia si pose davanti a lui e domandò la Prima conoscenza.
Quando apparve la Prima conoscenza, esse domandarono ancora; alla loro domanda
apparvero l'Incorruttibilità e poi la Vita eterna. Barbelo si rallegrava di queste produzioni,
e dalla gioia concepì la Luce, dalla quale si generarono tutte le cose.
Il Padre vedendo la Luce e la rese perfetta, e questa luce la chiamano Cristo,
il quale volle come aiuto l'Intelletto. Poi il Padre emise la Volontà e il Logos.
Poi si formarono le sizighie; Pensiero Ennoia-Logos, Incorruttibilità-Cristo,
Vita eterna-Volontà, Intelletto- Prima conoscenza. Ancora le speculazioni continuano,
ma questo basta a far capire.
Ora se avete letto fino a qui, potete capire quante assurdità inventavano gli gnostici,
invece di convertirsi e seguire il Cristianesimo semplice e vero e santo, inventavano cose complicatissime,
difficili a capire e sopratutto false e blasfeme.
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I MANOSCRITTI DI NAG HAMMADI
I manoscrtti di Nag Hammadi furono scoperti in Egitto il 1945, sono stati una grande scoperta per il sapere dell'umanità,
e per lo studio dello gnosticismo. I documenti scoperti ci confermano, quello che hanno scritto i Padri eresiologi,
ma ci danno un quadro più ampio sullo gnosticismo. Si tratta di documenti interi,
vangeli, apocalissi,materiale che prima non era disponibile,
infatti i Padri eresiologi ci hanno trasmesso poco, e solo qualche brano intero.
I manoscritti di Nag Hamadi si dvidono in gnostici pagani ed ermetici, gnostici giudaici,
e gnostici cristiani, questi ultimi sono di varie correnti;
valentiniani, barbelognostici, sethiani,basilidiani, e naassseniani.
Prima ancora della scoperta di Nag Hammadi, ci sono state altre scoperte;
il Codice Askewianus 1772, e il Codice Brucianus 1769.
Il secolo scorso sono venuti alla luce tanti Papiri, molti in frammenti come il Papiro di Berlino.
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SANTA MARIA DI MAGDALA NEI VANGELI GNOSTICI TRASMESSI DAI PADRI ERESIOLOGI
Vediamo che i Padri eresiologi sono a conoscenza dell'importanza di S.M.Maddalena per gli gnostici.
Ecco cosa dice S.Ippolito Romano nel suo libro contro tutte le eresie; Refutatio VI: 36,4
"Maddalena+Gesù terreno, Cristo+Spirito Santo, Soter+Sofia.
Vediamo lo schema delle sizighie più importanti per certe correnti gnostiche.
S.Epifanio di Salamina nel suo libro contro tutte le eresie Panarion cita due vangeli gnostici,
Questioni di Maria, le Grandi e le Piccole. Le Grandi questioni riguardano un vangelo molto
blasfemo, dove la salvezza si ottiene tramite l'uso del seme maschile e unioni sessuali,
Gesù stesso sale sul mone con Maria (Maddalena), poi giunti sul monte, Gesù dopo aver
pregato, avrebbe formato una donna da un costato di Maria, e poi si sarebbe unito sessualmente con questa
nuova creatura, e prendendo il suo seme in mano avrebbe indicato con questo la via della salvezza,
Maria si spaventa difronte a questo rituale, ma Gesù la sgrida per la poca fede.
Questo brano si trova in; Panarion XXVI: 8, 1-3. Questo vangelo circolava presso gnostici che praticavano
il libertinaggio più sfrenato e stomachevole come; Nicolaiti, Stratiotici, Borboriti, Manichei.
Epifanio poi soltanto cita le Piccole questioni, molti studiosi pensano si tratti di Pistis Sofia.
Presso gli gnostici, S.M.Maddalena non è l'unica donna importante, vediamo che circolavano vangeli gnostici,
sotto il nome di altre donne, perfino c'erano sette sotto altre donne, tanto erano diffuse che li conosceva
anche il pagano Celso, ne parla Origene nel suo libro Contro Celso nel capitolo V,62; dove vediamo
che c'era la setta degli Arpocratiani, discepoli di Salomè, i discepoli di Marta, i marcelliani, discepoli
della maestra gnostica Marcella, ed anche i discepoli di Mariamme ( Maddalena).
Molto famosa nello gnosticismo era Salomè, la quale interroga Gesù su vari misteri, questo si trova
nel vangelo gnostico degli Egiziani citato da Clemente Alessandrino nel suo libro Gli Stromati,
capitolo III: 6,45; 9,63; 9,64; 9,66; 13, 91-93.
Questo vangelo apparteneva alle sette gnostiche encratite, che vietavano matrimonio e procreazione,
e praticavano la castità assoluta. Il Vangelo degli Egiziani viene citato anche da altri Padri;
Giulio Cassiano, S.Ippolito Romano e S.Epifanio di Salamina, e si trova in opere gnostiche come
nel libro di Teodoto gnostico.
Questo è quello che ci hanno tramandato i Padri eresiologi riguardo vangeli gnostici e S.M.Maddalena.
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S.M.MADDALENA NEL CODICE DI ASKEWIANUS
Il codice di Askewianus è chiamato così dal medico inglese A. Askew i quale lo aveva
comprato in una libreria di Londra. A.Askew era un collezionista di antichi manoscritti,
ed aveva una fornita biblioteca, dopo la sua morte il 1772, il Codice Askewianus è stato
conservato presso il British Museum.
Il Codice Askewianus, contiene il voluminoso trattato gnostico Pistis Sofia.
Pistis Sofia è stato scritto in Egitto verso il III secolo, si tratta di un lungo dialogo tra Gesù
ed i suoi Apostoli, ed anche quattro discepole, Maria madre di Gesù, Maria Maddalena,
Salome e Marta. Vediamo che proprio Maddalena è quella che più spesso prende la
parola, ben 67 volte. Maddalena può parlare francamente, poiché il suo cuore è rivolto verso
il regno celeste, più di tutti i suoi fratelli (c. 17). La sua posizione di privilegio, insieme con
quella della madre di Gesù e Giovanni, si estende anche nella vita futura (c. 96).
La sua origine, come quella della madre di Gesù, è pure superiore: la materia viene da Barbelo,
ma la sua forza luminosa è simile a quella della vergine di luce (c. 59). Ella intercede per gli altri discepoli,
specie quando costoro non riescono più a seguire l'esposizione profonda concernente il mistero
dell'ineffabile (c. 94). Il suo uomo della luce, cioè la pate di lei appartenente al regno della luce, è sempre
intelligente e desta, pronta ad interpretare le parole di Pistis Sofia. Ella chiede di tutto con precisione.
Lo stesso Gesù è stupito delle sue risposte. Ella è divenuta puro spirito ed egli, pieno di misericordia
per lei, le rivolge le più belle espressioni di lode. La parte svolta dalle donne, specie dalla Maddalena
non è gradita ai discepoli: essi si vedono menomati. Pietro è l'espressione del malcontento (cc 36. 146).
La Maddalena se ne accorge; vorrebbe sempre parlare, ma teme Pietro (c. 72).
Sorge così una tensione, presto sciolta da Gesù con il riconoscere i diritti delle donne, di chiunque cioè
è fervente e pieno dello spirito luminoso. Questo rispecchia la lotta tra la grande Chiesa rappresentata
da S.Pietro e le sette gnostiche rappresentate dalle donne con a testa Maddalena.
La presenza di Barbelo, indica un origine della setta dei Barbelognostici, comunque ci sono anche
elementi valentiniani ed altro genere specialmente ermetico, filosofico e pagano, ma sempre si tratta di gnosticismo egiziano.
Questo è quello che possiamo dire di S.M.Maddalena in Pistis Sofia.
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S.MARIA DI MAGDALA NEL CODICE DI BERLINO
Il Codice di Berlino, è designato come Papiro 8502, proviene dall' Egitto,
precisamente da Akhmìm e fu acquistato al Cairo nel 1896 da C. Reinhardt
per il Museo di Berlino, dove ora si trova. Esso inizia col Vangelo di Maria,
segue l'Apocrifo di Giovanni e poi La Sofia di Gesù Cristo, e infine gli Atti di Pietro.
S.M.Maddalena viene nominata in tutti i documenti tranne l'Apocrifo di Giovanni.
Tralasciamo gli Atti di Pietro, o Vangelo di Pietro, che appartiene ai Vangeli Apocrifi,
trattato nella prima parte del nostro studio.
Parliamo ora per primo del documento gnostico; La Sofia di Gesù Cristo, vediamo che
Gesù risorto, prima di salire al cielo, su un monte, dinanzi a dodici discepoli e sette donne,
fa un dialogo, rivelando importanti misteri, infine Gesù scompare e i discepoli vanno a predicare il Vangelo.
Maddalena la vediamo che insieme ad altri apostoli interroga Gesù.
Gli argomenti sono dottrine gnostiche, sul pleroma, Sofia, la missione di Gesù, sceso per
liberare le particelle di luce schiave della materia. Si tratta di gnosticismo egiziano.
Il Vangelo di Maria, in questo vangelo, Gesù risorto, lascia i suoi discepoli in grande turbamento.
Poi Maddalena ha una sua visione, dove Gesù gli comunica dei misteri. I discepoli non riescono
a crederla, specie Pietro, ma poi Maddalena viene creduta ed escono a predicare il Vangelo.
In questo Vangelo gnostico, viene detto che Madalena era molto amata da Gesù, amava lei più delle altre discepole.
La dottrina è quella gnostico-egiziana.
Questo è ciò che abbiamo su S.M.Maddalena nel Codice di Berlino.
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SANTA MARIA DI MAGDALA NEI MANOSCRITTI DI NAG HAMMADI
S.M.Maddalena la incontriamo in diversi documenti scoperti a Nag Hammadi;
La Sofia di Gesù Cristo di cui abbiamo parlato riguardo il Codice di Berlino,
Il Vangelo di Filippo, il Vangelo di Tommaso e Il Dialogo del Salvatore.
Il Vangelo di Filippo, iniziamo col dire che è un opera della scuola valentiniana,
precisamente di origine siro-egiziano, del III secolo, l'autore sembra essere
un giudeo-cristiano gnostico. L'autore non è l'Apostolo Filippo, ma il testo è stato chiamato
Vangelo di Filippo perché nel testo Filippo è l'unico Apostolo ad essere nominato (cap. 91).
I Padri eresiologi conoscevano però un vangelo gnostico sotto il nome di Filippo,
citato in Panarion XXVI: 13,2. Torniamo al testo trovato a Nag Hammadi, ha suscitato molte
polemiche proprio per come viene presentata Maria Maddalena in due distinti brani: 32 e 55;
32-Tre donne camminavano sempre con il Signore: Maria sua madre, la sorella di lei
e la Maddalena, la quale è detta sua compagna. Maria, in realtà, è sorella, madre e consorte di lui.
55-La Sofia detta sterile è la madre degli angeli; la compagna di Cristo è Maria Maddalena.
Il Signore amava Maria più di tutti i discepoli e la baciò più volte ( sulla bocca ).
Le altre donne, vedendo il suo amore per Maria, gli dissero: " Perché ami lei più di noi tutte ?"
Il Salvatore rispose loro: " Come mai io non amo voi come lei ?".
Specifichiamo che nel testo è usato un termine che non significa consorte in senso di moglie,
ma con il significato di compagna cioè sizighia. Infatti nel testo scritto in copto la parola
Koinonos con cui viene indicata Maddalena equivale a compagna, socia, amica,
mentre per indicare moglie e donna nel testo viene usato il termine Shime.
Vediamo che nel Nuovo Testamento, Koinonos e molto usato, un esempio;
Luca: 5,10-Giacomo e Giovanni sono compagni ( koinonos) di Simone.
Il bacio, nel testo non compare bocca, essendo il testo danneggiato, e proprio dove ci dovrebbe
essere bocca c'è un buco. Gl studiosi hanno messo sulla bocca, sembrava il termine più giusto.
Gli gnosici praticavano come rito il bacio , come è descritto nel paragrafo 31 del Vangelo di Filippo,
ed anche altrove come nella Letterea di Eugnosto: 7.
Il bacio sulla bocca in segno di saluto allora era praticato anche tra uomini come descrive;
I-Apocalisse di Giacomo: 31, 1-10; e II Apocalisse di Giacomo: 56,10-11.
Ora cerchiamo di spiegare questi passi 32 e 55 del Vangelo di Filippo;
32-La madre, la sorella e la consorte del Salvatore terreno sono per l'accezione gnostica
manifestazioni di un unica Maria.
55-Sofia è la madre degli angeli, cioè dei pianeti e delle costellazioni dello zodiaco.
A Sofia decaduta, che concepì senza il proprio compagno, fa capo il mondo materiale,
una specie di aborto. Perciò è detta sterile (paragrafo 36). Maria Maddalena rappresenta invece
per la gnosi, la quale ne fa la compagna di Cristo terreno, il prototipo dell'unione
perfetta tra Sofia celeste e il compagno, cioè tra l'immagine e il suo angelo.
Vedi anche; Refutatio VI: 36,4 "Maddalena+Gesù terreno, Cristo+Spirito Santo, Soter+Sofia.
Quindi Maddalena ha realizzato la sua perfezione ed è degna di formare un unione mistica
una sizighia con il Gesù terreno.
Vangelo di Tommaso, iniziamo col dire che questo ritrovamento ha risolto il problema del
Papiro Ossirinco trovato in Egitto nel 1897 e 1903, la parte dei Logia, che destavano dubbi
a quale vangelo potessero appartenere, non avendo carattere proprio gnostico.
Ma dopo il ritrovamento del Vangelo di Tommaso, sappiamo che questo testo come i Logia
del Papiro Ossirinco, sono testi gnostici del II secolo, scritti dalla setta dei Naasseni,
setta encratita. Molti punti del Vangelo di Tommaso sono simili alla dottrina dei Naassseni,
riportata da S.Ippolito di Salamina in Refutatio V: 6-11; dove si parla proprio del Vangelo
di Tommaso. Torniamo al testo di Nag Hammadi, Maddalena viene citata nell'ultimo brano, il 114;
Simon Pietro disse loro: Maria se ne vada da noi, ché le donne non meritano la vita !
Gesù rispose: Ecco, io la trarrò così da renderla uomo. Così anche lei diverrà spirito vivente,
simile a voi uomini. Ogni donna che si fa uomo entrerà nel regno dei cieli.
Questo brano va interpretato nella dottrina gnostica dell' androgine, per entrare nel regno
occorre diventare androgini, oppure sempliceme occore rinunciare alla sessualità.
Il Dialogo del Salvatore, un testo del II secolo, tipo gnostico-egiziano ed encratita, un testo molto danneggiato.
Maddalena nel testo è considerata la Donna che conosceva il Tutto, si trova fra gli Apostoli che ricevono
ordini da Gesù, e rifiuta le opere del genere femminile,cioè i rapporti sessuali e la procreazione.
Questo è tutto quello che dicono i Vangeli gnostici su S.M.Maddalena.
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Bibliografia;
Testi Gostici U.T.E.T
I Vangeli Gnostici Adelphi
Le Apocalissi Gnostiche Adelphi
Vangeli Apocrifi; U.T.E.T, Marietti, Einaudi
Patrologia Latina e Greca
http://groups.google.com/group/studio-biblico?hl=it
venerdì 26 febbraio 2010
SANTA MARIA DI MAGDALA TUTTA LA VERITA' (Prima parte)
STUDIO BIBLICO
SANTA MARIA DI MAGDALA TUTTA LA VERITA' (Prima parte)
A cura di Martino Gerber, Giuliano Lattes e Simone Oren studiosi biblisti
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Introduzione
In questi ultimi anni le librerie di tutto il mondo si stanno riempendo di libri scandalosi
riguardo a S.M.Maddalena, tutto è nato dall'equivoca interpretazione dei Vangeli gnostici,
non Vangeli apocrifi mediovali, quelli non hanno fatto nascere scandali, essendo una
rielaborazione romanzata dei Vangeli Sinottici.
I Vangeli gnostici erano conosciuti anche dai Padri della chiesa, ma non ci sono scandali,
per il fatto che lo gnosticismo rende Gesù completamente divino e trascendente.
C'erano molte sette gnostiche, diverse tra loro, e molte praticavano riti sessuali,
c'erano anche dei vangeli gnostici con riti sessuali, ma tutto questo era di fonte
eretica, eretici che di cristiano non avevano neppure il nome, e la loro religione era pagana
ed esoterica, piena di magia, ermetismo ed alchimia, tutte cose condannate dal cristianesimo.
Dopo il ritrovamento di alcuni vangeli gnostici come quelli trovati in Egitto a Nagh-Hammadi nel 1945,
sono iniziati a comparire delle teorie riguardo presunti scandali tra Gesù e S.M.Maddalena.
Questo avviene per la totale ignoranza della corrente gnostica, e cattiva interpretazione di testi.
Dividiamo lo studio in due parti, la prima descrive S.M.Maddalena nella religione cristiana,
la seconda nella corrente eretica gnostica.
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(Prima parte)
S.M.Maddalena nei Vangeli Canonici, nei Vangeli Apocrifi, neIla Tradizione Cristiana e nella Leggenda.
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SANTA MARIA DI MAGDALA NEL NUOVO TESTAMENTO
S.M.Maddalena nel Nuovo Testamento viene citata solo nei Vangeli,
si tratta di una delle pie donne che seguivano Gesù, erano tante; Luca 8: 1-3;
Marco 15: 40-41; Matteo 27: 55-56. Le pie donne erano pittosto donne anziane,
o vedove, infatti era costume allora che le donne si sposassero adolescnti,
e restavano in casa ad accudire la casa e crescere i figli, poi in tarda età quando
i figli erano sistmati, rimanvano sol o vedove, avevano tempo a dedicarsi ad opere
pie e religiose,come la profetessa Anna che serviva al Tempio; Luca 2: 36-38.
S.M.Maddalena come altre pie donne che seguivano Gesù, era stata una miracolata,
esattamente essendo posseduta da 7 demoni Gesù l'aveva esorcizzata e guarita;
Luca 8: 1-3
1In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio.
2C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala,
dalla quale erano usciti sette demòni, 3Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.
Marco 16: 9-Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.
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S.M.Maddalena dai Vangeli risulta chiaro che si tratta di una donna della città di Magdala, situata sulle sponde del lago Tiberiade in Galilea,
ed è diventata discepola di Gesù, quasi all'inizio della sua missione, ed insieme ad altre anziane, ha seguito Gesù fino a Gerusalemme,
divenendo testimone della sua morte, resurezzione ed ascenscione.
Vediamo che per ignoranza la chiesa latina e precisamente nel 591 il papa S.Gregorio Magno ( 540-604), S.M.Maddalena è stata unita ad altre
donne del Vangelo formandone un unica persona; quindi secondo la chiesa latina S.M.Maddalena sarebbe anche la peccatrice anonima;
Luca 7: 36-50, e perfino una S.Maria di Betania sorella di Lazzaro; Luca 10: 38-42; Giovanni 11: 1-44, non solo queste qualcuno ha identificato
S.M.Maddalena anche con l'adultera; Giovanni 8: 1-11.
Quanta confusione ed ignoranza, infatti mentre S.M.Maddalena è stata guarita, la peccatrice anonima è stata pedonata,
mentre S.M.Maddalena è galilea, S.Maria di Betania è giudea, e quando Gesù si reca in Giudea e viene ospitato da S.Marta
di Betania, S.M.Maddalena era venuta in Giudea con Gesù dalla galilea; Luca 23: 55-24:10.
L'adultera, la incontriamo a Gerusalemme nl periodo che precede la Passione; Giovanni 8: 1-11.
Sono quindi persone diverse, e farle divenireun unica persona, ha alterato la loro identità,
vediamo che S.M.Maddalena e S.Maria di betania vengono prese per peccatrici, si prostitute ed adltere!
Tutto questo è blasfemo, ma vediamo che nella chiesa orientale quest donne hanno mantnuto la loro identità,
e vengono ricordate in date diverse.
Vediamo che dopo il Concilio Vaticano II, nel 1969 la chiesa cattolica ha separato queste diverse donne, e ora S.M.Maddalena
non viene più considerata la peccatrice anonima, e nemmeno S.Maria di Betania e l'adultera.
Ma la chiesa cattolica per lungo tempo non ha voluto dissociare S.M.Maddalena dall atre donne, cosa che ancora continua
nella cultura cattolica, i cattolici ed anche alcuni protestanti continuano ad identificare S.M.Maddalena nella peccatrice,
e la trattano da prostituta, è difficile sdradicare legende popolari.
Veniamo a S.M.Maddalena, sppiamo che dalla galilea seguì Gesù fino a Gerusalemme, insieme a molte donne,
la incontriamo accanto la croce; Matteo 27: 55-56; Marco 15: 40-41; Luca 23: 55-56; Giovanni 19: 25.
Ancora S.M.Maddalena la incontriamo durante la dposizione di Gesù al sepolcro insieme alle altre pie donne;
Matteo 27: 61; Marco: 15: 46-47; Luca 23: 55-56;
Vediamo che S.M.Maddalena insieme alle altre pie donne tornano a casa a preparare gli aromi per la sepoltura di Gesù,
e poi il mattino del Sabato si recano al sepolcro dove hanno apparizioni di Angeli; Matteo 28: 1-8; Marco 16: 1-8; Luca 23: 56-24: 1-10.
Gesù apare risorto a S.M.Maddalena insieme a S.Maria di Giacomo Matteo 28: 8-10.
Gesù appare risorto a S.M.Maddalena Marco 16: 9,11; Giovanni 20: 1,18.
Pare che sia stata proprio S.M.Maddalena a vedere Gesù risorto per primo, possiamo dedurre che ne era degna,
amando ardentemente Gesù con un cuore puro:
Giovanni 20: 1-18
1Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!". 3Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, 7e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti. 10I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa.
11Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 12e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto". 14Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. 15Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?". Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo". 16Gesù le disse: "Maria!". Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: "Rabbunì!", che significa: Maestro! 17Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". 18Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: "Ho visto il Signore" e anche ciò che le aveva detto.
Sicuramente S.M.Maddalena è stata testimone dell'Ascensione di Gesù insieme alle altre donne, alla S.V.Maria e agli Apostoli e discepoli; Atti 1 : 9-14.
Sicuramente S.M.Maddalena ha ricevuto anche lei lo Spirito Santo Atti 2: 1-4.
Dal Nuovo Testamento solo questo ci viene raccontato di S.M.Maria di Magdala.
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SANTA MARIA DI MAGDALA NEI VANGELI APOCRIFI
I Vangeli Apocrifi sono molto tardivi, pieni di errori storici e geograici, sono dei romanzi,
scritti per riempire la curiosità dei fedeli, i quali volevano sapere di più di quanto è detto
nei Vangeli Canonici.
I Vangeli apocrifi si dividono in quelli del'Infanzia, Passione, Apocalissi,Lettere e Atti.
S.M.Maddalena si trova menzionata nei Vangeli della Passione, citata con le altre
pie donne accanto alla croce, e al sepolcro.
Una bella descrizione di S.M.Maddalena che va a piangere sul sepolcro di Gesù,
la troviamo nel Vangelo di Pietro trovato nel 1886 ad Akhmim in Egitto.
Nel capitolo XII, 50-54, S.M.Maddalena si reca al sepolcro con le amiche a piangere,
poi nel capitolo XIII, 55-57, vediamo il sepolcro vuoto e l'apparizione di Angeli alle donne,
Racconto molto simile al Vanglo di Marco.
In un altro Vangelo della Passione; Il Libro della Resurrezione di Cristo dell'Apostolo Bartolomeo, del VII secolo,
vediamo che S.M.Maddalena è citata fra le donne al sepolcro, ma la prima apparizione
di Gesù avviene a sua madre Maria, stessa cosa avviene nel Vangelo di Gamaliele
del V secolo. S.M.Maddalena al sepolcro con le altre pie donne si trova pure nei frammenti copti,
del V secolo.
S.M.Maddalena a Roma
Il Viaggio di S.M.Maddalena a Roma, il primo documento a parlarne è il Vangelo di Nicodemo,
detto anche Atti di Pilato, del V secolo, dove viene raccontato che S.M.Maddalena è presso la croce,
insieme alle altre pie donne e alla S.V.Maria, tutte piangenti, ora S.M.Maddalena si rivolge al popolo,
dicendo che si recherà Roma, per accusare Pilato presso Cesare.
Un altro Vangelo Apocrifo che parla di S.M.Maddalena a Roma, appartiene al Ciclo di Pilato,
del X secolo, davvero molto tardivo, si tratta della Lettera di Tiberio a Pilato, dove Tiberio scrive a Pilato,
dicendo che una donna Maria Maddalena, gli ha riferito che lui avrebbe fatto crocifiggere Gesù.
Il viaggio di .M.Maddalena a Roma riappare poi nelle cronache bizantine e in altri documenti posteriori.
La leggenda del viaggio di S.M.Maddalena a Roma per accusare Pilato e i complici ritorna negli Scritti di Glykas,
XIII secolo, e del Cedreno, XI secolo, di G.Cinnamo e C.Menasse, XII secolo, di Niceforo Callisto, XIV secolo,
sono tutti documenti della Patrologia Greca, quindi bizantini e molto tardivi, senza alcun valore storico,
ma davvero leggendari, come è anche una leggenda bizantina quella dell'uovo rosso, riguardante Maria Maddalena,
che dopo la morte e risurrezione di Gesù, avrebbe approfittato della sua posizione per ottenere un invito a un banchetto dato dall'imperatore Tiberio.
Quando Maria incontrò l'imperatore, teneva un uovo nelle sue mani ed esclamò "Cristo è risorto!" Tiberio rise,
e disse che la resurrezione di Cristo dalla morte era probabile quanto l'uovo che teneva in mano diventasse rosso.
Prima che finisse di parlare, l'uovo nella sua mano diventò rosso, e la Maddalena potè così continuare a proclamare il Vangelo a tutta la casa imperiale.
Da questa leggenda è nata la tradizione delle uova pasquali.
Questo è quanto tramandano i Vangeli Apocrifi su S.M.Maddalena, niente altro, fra tanti errori e confusone,
come quella in cui S.M.Maddalena sarebbe persino la S.V.Maria stessa, citata in un frammento copto,
il 20° sermone di Cirillo di Gerusalemme, questo è caratteristico delle rapsodie egiziane.
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S.M.MADDALENA NELLA TRADIZIONE CRISTIANA
La tradizione più antica ritiene che il corpo di S.M.Maddalena è stato conservato prima a Efeso, poi a Costantinopoli; proprio a Efeso,
si credeva, che S.M. Maddalena aveva terminato la sua esistenza terrena, vivendo accanto alla S.V. Maria e a S.Giovanni.
L'Oriente ha sempre affermato che la S.M.Maddalena, "apostola degli apostoli", morì a Efeso.
La leggenda del suo viaggio in Provenza non è anteriore al IX secolo, e i suoi resti non vi furono riportati fino al XIII secolo, infatti in Francia prima si credeva che S.M.Maddalena era morta in Efeso come testimonia S.Gregorio Da Tours (538-594), che si recò ad Efeso per visitare il luogo dove visse la S.V.Maria, e trovandosi in quel luogo visitò anche la tomba
di S.M.Maddalena, e poi scrisse questo nei suoi libri.
S.Gregorio Da Tours,viveva in Francia e frequentava la corte dei Franchi di cui scrisse libri,
i Franchi sono i figli dei Merovingi, ora chi meglio di S.Gregorio da Tours, poteva saperre se S.M.Maddalena
visse in Francia oppure altrove ?
S.M.Maddalena era sepolta ad Efeso, ma nel 886 l'imperatore Leone il Filoso fece trasportare le sue reliquie a Costantinopoli.
Poi da Costantinopoli le reliquie furono trasportate a Marsiglia nel XIII secolo, per salvarle dal saccheggio saraceno.
I resti mortali di S.M.Maddalena sarebbero stati conservati anche a Senigalia, vicino Ancona,
nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma e nella chiesa di San Lazzaro a Costantinopoli, l’odierna Istanbul.
Non solo: ad Abbeville, in Francia, era conservato un cranio. Ad Aix-en-Provence una mascella.
A Colonia si trovavano due braccia e nella Cattedrale di Exeter un dito.
Tutto ciò ci fa capire la popolarità di S.M.Maddalena ma anche l’ossessione tutta medievale per reliquie e pellegrinaggi.
Il culto più antico rivolto a S.Maria Maddalena, risalente alla fine del IV secolo,
è quello che si svolgeva nei riti della Chiesa Orientle la seconda domenica dopo Pasqua,
chiamata "delle mirofore". In quel giorno si commemoravano le donne che il giorno dopo la crocifissione
e la morte di Gesù si recarono al sepolcro con gli unguenti per imbalsamarlo.
Tra le mirofore un ruolo importante l'aveva S.Maria Maddalena, colei che aveva visto Gesù risorto per prima.
Il culto di S.M.Maddalena si diffuse in occidente dopo il XI secolo, specialmente ad opera dell'Ordine dei Frati Predicatori.
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S.M.MADDALENA NELLA LEGGENDA
Durante il Medioevo regnava ignoranza e conusione anche presso i cristiani,
i quali scrivevano tantissime leggende, anche sulla vita dei Santi.
S.M.Maddalena non è stata risparmiata, anzi è una Santa sulla quale sono
nate tante leggende.
Rabano Mauro di Magonza ( 780-856), ha scritto un racconto su S.M.Maddalena:
"La vita di Maria Mddalena"
del tutto falso senza nessun fondamento storico.
S.M.Maddalena sarebbe la sorella di Marta e Lazzaro, ed insieme ad altri discepoli,
furono messi su una barca senza remi dai giudei. La barchetta approdò in Francia,
giunti a terra si dividero per andare ed Evangelizzare mentre S.Lazzaro si recò a Marsiglia,
S.Giuseppe D'Arimatea si recòin Britannia.
Da Rabano ha poi copiato il domenicano Jacopo da Varazze, che scrisse la Leggenda Aurea,
dove raccoglie moltissime vite dei Santi, tra il 1263-1273. Riguardo a S.M.Maddalena,
Jacopo scrive la stessa favola della barchetta senza remi che arriva in Francia,
e racconta che S.M.Maddalena compie anche dei miracoli.
Nella leggenda Aurea sono riportate altre menzogne riguardo S.M.Maddalena.
S.M.Maddalena prende il cognome dal castello Magdalo, era di nobile famiglia, discendente del re.
Il padre si chiamava Siro e sua madre Eucaria.
Viveva con i genitori, sua sorella Marta, e suo fratello Lazzaro,
erano ricchi ed avevano possedimenti a Magdala, Betania e Gerusalemme.
Vediamo che qui S.M.Maddalena non solo è confusa con S.Maria di Betania, ma anche con la peccatrice anonima.
S.M.Maddalena diventa peccatrice dopo che viene lasciata dal fidanzato,
che niente di meno sarebbe S.Giovanni Evangelista, il quale abbandona lei per seguire Gesù.
Vediamo poi che S.M.Maddalena si converte e si pente e si reca da Simone il lebbroso,
e unge Gesù con profumo, poi diventa sua discepola, a lei Gesù appare risorto.
Vediamo che la Leggenda Aurea si diffonde in Francia, e vediamo che mentre fino al
X secolo, non esisteva nessun luogo di culto verso la Santa, ecco che a partire dal 1050,
l’abbazia di Vézelay in Borgogna, dedicata alla S.V.Maria, custodita dalle suore,
viene dedicata a S.M.Maddalena, e viene custodita dai monaci benedettini.
A Vézelay, allora si cominciò a raccontare che li venivano custoditi le reliquie
di S.M.Madalena, ed iniziano così i pellegrinaggi.
La menzogna è tale riguardo la Santa, che un altro luogo in Francia St-Maximin in Provenza
incomincia verso il XII secolo a reclamare di possedere le reliquie, e rccontano anche
che S.M.Maddalena, sarebbe vissuta eremita presso la grotta di Sainte-Baume,
nuda coperta solo dai capelli, leggenda questa copiata dalla vita di S.Maria Egiziaca.
Quanta ignoranza e confusione e bestemmie, non è tutto, ecco che iniziano le contese,
tra Vézalay e St-Maximin, entrambi reclamano di possedere le reliquie di S.M.Maddalena,
ed entrambe producono falsi documenti, tutto questo avviene dentro la Chiesa Cattolica !
La leggenda continua, ecco che anche in un altro luogo francese Saintes-Maries-de-la-Mer,
in Provenza, si racconta che presso questo luogo è venuto lo sbarco di S.M.Maddalena,
insieme a S.Marta, S.Lazzaro, S.Maria di Giacomo, S.Maria Salome, S.Sidonio S.Massimino,
ed altri ancora. Poi verso il 1521 viene aggiunta S.Sara. Oggi ancora il popolo Rom venera
S.Sara-Kali, una Santa inventata tra ricordi dell'india, paganesimo e cristianesimo.
Questa leggenda di S.M.Maddalena in Francia è stata accettata dai cattolici come verità!
Questo dimostra che i cattolici preferiscono credere nelle favole invece delle Sacre Scritture.
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Bibliografia
Citazioni Bibbia interconfessionale
Vangeli Apocrifi; U.T.E.T, Marietti, Einaudi
Patrologia Latina e Greca
Leggenda Aurea
http://groups.google.com/group/studio-biblico?hl=it
SANTA MARIA DI MAGDALA TUTTA LA VERITA' (Prima parte)
A cura di Martino Gerber, Giuliano Lattes e Simone Oren studiosi biblisti
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Introduzione
In questi ultimi anni le librerie di tutto il mondo si stanno riempendo di libri scandalosi
riguardo a S.M.Maddalena, tutto è nato dall'equivoca interpretazione dei Vangeli gnostici,
non Vangeli apocrifi mediovali, quelli non hanno fatto nascere scandali, essendo una
rielaborazione romanzata dei Vangeli Sinottici.
I Vangeli gnostici erano conosciuti anche dai Padri della chiesa, ma non ci sono scandali,
per il fatto che lo gnosticismo rende Gesù completamente divino e trascendente.
C'erano molte sette gnostiche, diverse tra loro, e molte praticavano riti sessuali,
c'erano anche dei vangeli gnostici con riti sessuali, ma tutto questo era di fonte
eretica, eretici che di cristiano non avevano neppure il nome, e la loro religione era pagana
ed esoterica, piena di magia, ermetismo ed alchimia, tutte cose condannate dal cristianesimo.
Dopo il ritrovamento di alcuni vangeli gnostici come quelli trovati in Egitto a Nagh-Hammadi nel 1945,
sono iniziati a comparire delle teorie riguardo presunti scandali tra Gesù e S.M.Maddalena.
Questo avviene per la totale ignoranza della corrente gnostica, e cattiva interpretazione di testi.
Dividiamo lo studio in due parti, la prima descrive S.M.Maddalena nella religione cristiana,
la seconda nella corrente eretica gnostica.
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(Prima parte)
S.M.Maddalena nei Vangeli Canonici, nei Vangeli Apocrifi, neIla Tradizione Cristiana e nella Leggenda.
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SANTA MARIA DI MAGDALA NEL NUOVO TESTAMENTO
S.M.Maddalena nel Nuovo Testamento viene citata solo nei Vangeli,
si tratta di una delle pie donne che seguivano Gesù, erano tante; Luca 8: 1-3;
Marco 15: 40-41; Matteo 27: 55-56. Le pie donne erano pittosto donne anziane,
o vedove, infatti era costume allora che le donne si sposassero adolescnti,
e restavano in casa ad accudire la casa e crescere i figli, poi in tarda età quando
i figli erano sistmati, rimanvano sol o vedove, avevano tempo a dedicarsi ad opere
pie e religiose,come la profetessa Anna che serviva al Tempio; Luca 2: 36-38.
S.M.Maddalena come altre pie donne che seguivano Gesù, era stata una miracolata,
esattamente essendo posseduta da 7 demoni Gesù l'aveva esorcizzata e guarita;
Luca 8: 1-3
1In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio.
2C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala,
dalla quale erano usciti sette demòni, 3Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.
Marco 16: 9-Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.
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S.M.Maddalena dai Vangeli risulta chiaro che si tratta di una donna della città di Magdala, situata sulle sponde del lago Tiberiade in Galilea,
ed è diventata discepola di Gesù, quasi all'inizio della sua missione, ed insieme ad altre anziane, ha seguito Gesù fino a Gerusalemme,
divenendo testimone della sua morte, resurezzione ed ascenscione.
Vediamo che per ignoranza la chiesa latina e precisamente nel 591 il papa S.Gregorio Magno ( 540-604), S.M.Maddalena è stata unita ad altre
donne del Vangelo formandone un unica persona; quindi secondo la chiesa latina S.M.Maddalena sarebbe anche la peccatrice anonima;
Luca 7: 36-50, e perfino una S.Maria di Betania sorella di Lazzaro; Luca 10: 38-42; Giovanni 11: 1-44, non solo queste qualcuno ha identificato
S.M.Maddalena anche con l'adultera; Giovanni 8: 1-11.
Quanta confusione ed ignoranza, infatti mentre S.M.Maddalena è stata guarita, la peccatrice anonima è stata pedonata,
mentre S.M.Maddalena è galilea, S.Maria di Betania è giudea, e quando Gesù si reca in Giudea e viene ospitato da S.Marta
di Betania, S.M.Maddalena era venuta in Giudea con Gesù dalla galilea; Luca 23: 55-24:10.
L'adultera, la incontriamo a Gerusalemme nl periodo che precede la Passione; Giovanni 8: 1-11.
Sono quindi persone diverse, e farle divenireun unica persona, ha alterato la loro identità,
vediamo che S.M.Maddalena e S.Maria di betania vengono prese per peccatrici, si prostitute ed adltere!
Tutto questo è blasfemo, ma vediamo che nella chiesa orientale quest donne hanno mantnuto la loro identità,
e vengono ricordate in date diverse.
Vediamo che dopo il Concilio Vaticano II, nel 1969 la chiesa cattolica ha separato queste diverse donne, e ora S.M.Maddalena
non viene più considerata la peccatrice anonima, e nemmeno S.Maria di Betania e l'adultera.
Ma la chiesa cattolica per lungo tempo non ha voluto dissociare S.M.Maddalena dall atre donne, cosa che ancora continua
nella cultura cattolica, i cattolici ed anche alcuni protestanti continuano ad identificare S.M.Maddalena nella peccatrice,
e la trattano da prostituta, è difficile sdradicare legende popolari.
Veniamo a S.M.Maddalena, sppiamo che dalla galilea seguì Gesù fino a Gerusalemme, insieme a molte donne,
la incontriamo accanto la croce; Matteo 27: 55-56; Marco 15: 40-41; Luca 23: 55-56; Giovanni 19: 25.
Ancora S.M.Maddalena la incontriamo durante la dposizione di Gesù al sepolcro insieme alle altre pie donne;
Matteo 27: 61; Marco: 15: 46-47; Luca 23: 55-56;
Vediamo che S.M.Maddalena insieme alle altre pie donne tornano a casa a preparare gli aromi per la sepoltura di Gesù,
e poi il mattino del Sabato si recano al sepolcro dove hanno apparizioni di Angeli; Matteo 28: 1-8; Marco 16: 1-8; Luca 23: 56-24: 1-10.
Gesù apare risorto a S.M.Maddalena insieme a S.Maria di Giacomo Matteo 28: 8-10.
Gesù appare risorto a S.M.Maddalena Marco 16: 9,11; Giovanni 20: 1,18.
Pare che sia stata proprio S.M.Maddalena a vedere Gesù risorto per primo, possiamo dedurre che ne era degna,
amando ardentemente Gesù con un cuore puro:
Giovanni 20: 1-18
1Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!". 3Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, 7e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti. 10I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa.
11Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 12e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto". 14Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. 15Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?". Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo". 16Gesù le disse: "Maria!". Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: "Rabbunì!", che significa: Maestro! 17Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". 18Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: "Ho visto il Signore" e anche ciò che le aveva detto.
Sicuramente S.M.Maddalena è stata testimone dell'Ascensione di Gesù insieme alle altre donne, alla S.V.Maria e agli Apostoli e discepoli; Atti 1 : 9-14.
Sicuramente S.M.Maddalena ha ricevuto anche lei lo Spirito Santo Atti 2: 1-4.
Dal Nuovo Testamento solo questo ci viene raccontato di S.M.Maria di Magdala.
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SANTA MARIA DI MAGDALA NEI VANGELI APOCRIFI
I Vangeli Apocrifi sono molto tardivi, pieni di errori storici e geograici, sono dei romanzi,
scritti per riempire la curiosità dei fedeli, i quali volevano sapere di più di quanto è detto
nei Vangeli Canonici.
I Vangeli apocrifi si dividono in quelli del'Infanzia, Passione, Apocalissi,Lettere e Atti.
S.M.Maddalena si trova menzionata nei Vangeli della Passione, citata con le altre
pie donne accanto alla croce, e al sepolcro.
Una bella descrizione di S.M.Maddalena che va a piangere sul sepolcro di Gesù,
la troviamo nel Vangelo di Pietro trovato nel 1886 ad Akhmim in Egitto.
Nel capitolo XII, 50-54, S.M.Maddalena si reca al sepolcro con le amiche a piangere,
poi nel capitolo XIII, 55-57, vediamo il sepolcro vuoto e l'apparizione di Angeli alle donne,
Racconto molto simile al Vanglo di Marco.
In un altro Vangelo della Passione; Il Libro della Resurrezione di Cristo dell'Apostolo Bartolomeo, del VII secolo,
vediamo che S.M.Maddalena è citata fra le donne al sepolcro, ma la prima apparizione
di Gesù avviene a sua madre Maria, stessa cosa avviene nel Vangelo di Gamaliele
del V secolo. S.M.Maddalena al sepolcro con le altre pie donne si trova pure nei frammenti copti,
del V secolo.
S.M.Maddalena a Roma
Il Viaggio di S.M.Maddalena a Roma, il primo documento a parlarne è il Vangelo di Nicodemo,
detto anche Atti di Pilato, del V secolo, dove viene raccontato che S.M.Maddalena è presso la croce,
insieme alle altre pie donne e alla S.V.Maria, tutte piangenti, ora S.M.Maddalena si rivolge al popolo,
dicendo che si recherà Roma, per accusare Pilato presso Cesare.
Un altro Vangelo Apocrifo che parla di S.M.Maddalena a Roma, appartiene al Ciclo di Pilato,
del X secolo, davvero molto tardivo, si tratta della Lettera di Tiberio a Pilato, dove Tiberio scrive a Pilato,
dicendo che una donna Maria Maddalena, gli ha riferito che lui avrebbe fatto crocifiggere Gesù.
Il viaggio di .M.Maddalena a Roma riappare poi nelle cronache bizantine e in altri documenti posteriori.
La leggenda del viaggio di S.M.Maddalena a Roma per accusare Pilato e i complici ritorna negli Scritti di Glykas,
XIII secolo, e del Cedreno, XI secolo, di G.Cinnamo e C.Menasse, XII secolo, di Niceforo Callisto, XIV secolo,
sono tutti documenti della Patrologia Greca, quindi bizantini e molto tardivi, senza alcun valore storico,
ma davvero leggendari, come è anche una leggenda bizantina quella dell'uovo rosso, riguardante Maria Maddalena,
che dopo la morte e risurrezione di Gesù, avrebbe approfittato della sua posizione per ottenere un invito a un banchetto dato dall'imperatore Tiberio.
Quando Maria incontrò l'imperatore, teneva un uovo nelle sue mani ed esclamò "Cristo è risorto!" Tiberio rise,
e disse che la resurrezione di Cristo dalla morte era probabile quanto l'uovo che teneva in mano diventasse rosso.
Prima che finisse di parlare, l'uovo nella sua mano diventò rosso, e la Maddalena potè così continuare a proclamare il Vangelo a tutta la casa imperiale.
Da questa leggenda è nata la tradizione delle uova pasquali.
Questo è quanto tramandano i Vangeli Apocrifi su S.M.Maddalena, niente altro, fra tanti errori e confusone,
come quella in cui S.M.Maddalena sarebbe persino la S.V.Maria stessa, citata in un frammento copto,
il 20° sermone di Cirillo di Gerusalemme, questo è caratteristico delle rapsodie egiziane.
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S.M.MADDALENA NELLA TRADIZIONE CRISTIANA
La tradizione più antica ritiene che il corpo di S.M.Maddalena è stato conservato prima a Efeso, poi a Costantinopoli; proprio a Efeso,
si credeva, che S.M. Maddalena aveva terminato la sua esistenza terrena, vivendo accanto alla S.V. Maria e a S.Giovanni.
L'Oriente ha sempre affermato che la S.M.Maddalena, "apostola degli apostoli", morì a Efeso.
La leggenda del suo viaggio in Provenza non è anteriore al IX secolo, e i suoi resti non vi furono riportati fino al XIII secolo, infatti in Francia prima si credeva che S.M.Maddalena era morta in Efeso come testimonia S.Gregorio Da Tours (538-594), che si recò ad Efeso per visitare il luogo dove visse la S.V.Maria, e trovandosi in quel luogo visitò anche la tomba
di S.M.Maddalena, e poi scrisse questo nei suoi libri.
S.Gregorio Da Tours,viveva in Francia e frequentava la corte dei Franchi di cui scrisse libri,
i Franchi sono i figli dei Merovingi, ora chi meglio di S.Gregorio da Tours, poteva saperre se S.M.Maddalena
visse in Francia oppure altrove ?
S.M.Maddalena era sepolta ad Efeso, ma nel 886 l'imperatore Leone il Filoso fece trasportare le sue reliquie a Costantinopoli.
Poi da Costantinopoli le reliquie furono trasportate a Marsiglia nel XIII secolo, per salvarle dal saccheggio saraceno.
I resti mortali di S.M.Maddalena sarebbero stati conservati anche a Senigalia, vicino Ancona,
nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma e nella chiesa di San Lazzaro a Costantinopoli, l’odierna Istanbul.
Non solo: ad Abbeville, in Francia, era conservato un cranio. Ad Aix-en-Provence una mascella.
A Colonia si trovavano due braccia e nella Cattedrale di Exeter un dito.
Tutto ciò ci fa capire la popolarità di S.M.Maddalena ma anche l’ossessione tutta medievale per reliquie e pellegrinaggi.
Il culto più antico rivolto a S.Maria Maddalena, risalente alla fine del IV secolo,
è quello che si svolgeva nei riti della Chiesa Orientle la seconda domenica dopo Pasqua,
chiamata "delle mirofore". In quel giorno si commemoravano le donne che il giorno dopo la crocifissione
e la morte di Gesù si recarono al sepolcro con gli unguenti per imbalsamarlo.
Tra le mirofore un ruolo importante l'aveva S.Maria Maddalena, colei che aveva visto Gesù risorto per prima.
Il culto di S.M.Maddalena si diffuse in occidente dopo il XI secolo, specialmente ad opera dell'Ordine dei Frati Predicatori.
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S.M.MADDALENA NELLA LEGGENDA
Durante il Medioevo regnava ignoranza e conusione anche presso i cristiani,
i quali scrivevano tantissime leggende, anche sulla vita dei Santi.
S.M.Maddalena non è stata risparmiata, anzi è una Santa sulla quale sono
nate tante leggende.
Rabano Mauro di Magonza ( 780-856), ha scritto un racconto su S.M.Maddalena:
"La vita di Maria Mddalena"
del tutto falso senza nessun fondamento storico.
S.M.Maddalena sarebbe la sorella di Marta e Lazzaro, ed insieme ad altri discepoli,
furono messi su una barca senza remi dai giudei. La barchetta approdò in Francia,
giunti a terra si dividero per andare ed Evangelizzare mentre S.Lazzaro si recò a Marsiglia,
S.Giuseppe D'Arimatea si recòin Britannia.
Da Rabano ha poi copiato il domenicano Jacopo da Varazze, che scrisse la Leggenda Aurea,
dove raccoglie moltissime vite dei Santi, tra il 1263-1273. Riguardo a S.M.Maddalena,
Jacopo scrive la stessa favola della barchetta senza remi che arriva in Francia,
e racconta che S.M.Maddalena compie anche dei miracoli.
Nella leggenda Aurea sono riportate altre menzogne riguardo S.M.Maddalena.
S.M.Maddalena prende il cognome dal castello Magdalo, era di nobile famiglia, discendente del re.
Il padre si chiamava Siro e sua madre Eucaria.
Viveva con i genitori, sua sorella Marta, e suo fratello Lazzaro,
erano ricchi ed avevano possedimenti a Magdala, Betania e Gerusalemme.
Vediamo che qui S.M.Maddalena non solo è confusa con S.Maria di Betania, ma anche con la peccatrice anonima.
S.M.Maddalena diventa peccatrice dopo che viene lasciata dal fidanzato,
che niente di meno sarebbe S.Giovanni Evangelista, il quale abbandona lei per seguire Gesù.
Vediamo poi che S.M.Maddalena si converte e si pente e si reca da Simone il lebbroso,
e unge Gesù con profumo, poi diventa sua discepola, a lei Gesù appare risorto.
Vediamo che la Leggenda Aurea si diffonde in Francia, e vediamo che mentre fino al
X secolo, non esisteva nessun luogo di culto verso la Santa, ecco che a partire dal 1050,
l’abbazia di Vézelay in Borgogna, dedicata alla S.V.Maria, custodita dalle suore,
viene dedicata a S.M.Maddalena, e viene custodita dai monaci benedettini.
A Vézelay, allora si cominciò a raccontare che li venivano custoditi le reliquie
di S.M.Madalena, ed iniziano così i pellegrinaggi.
La menzogna è tale riguardo la Santa, che un altro luogo in Francia St-Maximin in Provenza
incomincia verso il XII secolo a reclamare di possedere le reliquie, e rccontano anche
che S.M.Maddalena, sarebbe vissuta eremita presso la grotta di Sainte-Baume,
nuda coperta solo dai capelli, leggenda questa copiata dalla vita di S.Maria Egiziaca.
Quanta ignoranza e confusione e bestemmie, non è tutto, ecco che iniziano le contese,
tra Vézalay e St-Maximin, entrambi reclamano di possedere le reliquie di S.M.Maddalena,
ed entrambe producono falsi documenti, tutto questo avviene dentro la Chiesa Cattolica !
La leggenda continua, ecco che anche in un altro luogo francese Saintes-Maries-de-la-Mer,
in Provenza, si racconta che presso questo luogo è venuto lo sbarco di S.M.Maddalena,
insieme a S.Marta, S.Lazzaro, S.Maria di Giacomo, S.Maria Salome, S.Sidonio S.Massimino,
ed altri ancora. Poi verso il 1521 viene aggiunta S.Sara. Oggi ancora il popolo Rom venera
S.Sara-Kali, una Santa inventata tra ricordi dell'india, paganesimo e cristianesimo.
Questa leggenda di S.M.Maddalena in Francia è stata accettata dai cattolici come verità!
Questo dimostra che i cattolici preferiscono credere nelle favole invece delle Sacre Scritture.
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Bibliografia
Citazioni Bibbia interconfessionale
Vangeli Apocrifi; U.T.E.T, Marietti, Einaudi
Patrologia Latina e Greca
Leggenda Aurea
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