lunedì 22 settembre 2008

Processo al “Codice da Vinci”

Processo al “Codice da Vinci”
Intervista al giornalista Andrea Tornielli


ROMA, venerdì, 5 maggio 2006 (ZENIT.org).- E’ in vendita da mercoledì 3 aprile il libro scritto dal giornalista Andrea Tornielli “Processo al Codice da Vinci” (in edicola con il “Giornale”, 234 pagine, 6,90 Euro).

Nel suo volume Tornielli risponde punto su punto, rivelando cosa c’è di vero e soprattutto di falso nel romanzo di Dan Brown: date, nomi, fatti, circostanze, retroscena, documenti segreti, pergamene autentiche e falsi clamorosi, testimonianze inedite.
Il vaticanista de “Il Giornale” prende in esame anche il film sul “Codice da Vinci” che Ron Howard ha appena finito di girare: i retroscena di quanto è accaduto, quanto è costato, il fatto che grazie a un esborso di un milione di dollari la produzione abbia potuto usare come set il Museo del Louvre.
Inoltre, nel settimo capitolo, Tornielli prende in considerazione le accuse rivolte da Dan Brown all'Opus Dei e spiega che cos'è, in realtà, la Prelatura fondata da san Josemaría Escrivá.
Per approfondire un tema che suscita tanto clamore nei mass media mondiali, ZENIT ha intervistato Andrea Tornelli.

Perché ha voluto scrivere un libro contro il romanzo di Dan Brown ed il susseguente film?
Tornielli: Perché purtroppo tanta gente ha letto il romanzo e vedrà il film pensando che ciò che viene detto sia vero. Un parroco mi ha raccontato di un giovane che dopo aver letto il “Codice Da Vinci” non voleva più sposarsi in Chiesa perché la Chiesa ha ingannato per duemila anni l'umanità.

Quali sono i temi e gli argomenti che ha approfondito per contrastare le tesi del "Codice da Vinci?"
Tornielli: Per controbattere al “Codice Da Vinci” non occorre essere teologi o esegeti: basta una buona enciclopedia. Mi sono soffermato soprattutto sulla grande mistificazione relativa alla figura di Gesù e alla sua presunta relazione con la Maddalena; ho analizzato come i Vangeli si sono formati e la grande differenza che esiste tra i testi canonici e quelli apocrifi e gnostici. Infine ho parlato del mito dei documenti segreti che sarebbero stati scoperti in Francia e del ruolo dell'Opus Dei.

Lei sostiene che Brown ha raccontato tante bugie. Può farci qualche esempio?
Tornielli: Tanto per cominciare Brown afferma, sulla base di un frammento molto corrotto di un tardo vangelo gnostico, che Gesù aveva una relazione con la Maddalena, che la Maddalena era sua moglie. Se davvero Gesù fosse stato sposato, i Vangeli lo avrebbero detto. E' molto semplice: nei Vangeli il celibato non viene mai presentato come superiore alla condizione degli uomini e delle donne sposate. Pietro è sposato, altri apostoli lo erano... Se lo fosse stato anche Gesù, lo avremmo trovato scritto nei Vangeli.
Invece non esiste alcun indizio di tutto questo. Dan Brown dice che fu Costantino durante il Concilio di Nicea (325) a stabilire i Vangeli canonici - scartando quelli "scomodi" - e a trasformare Gesù da grande uomo a divinità. Peccato che la divinità di Cristo sia affermata chiaramente nei Vangeli (basti citare il prologo di Giovanni: "E il Verbo era Dio") e che il Concilio di Nicea non si sia affatto occupato del canone. Esistono testimonianze precise sul fatto che già nella prima metà del secondo secolo la Chiesa considerava autentici i Vangeli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni.
Dan Brown afferma che il suo romanzo è in realtà un saggio scientifico: peccato che ogni pagina possa essere sbugiardata e che i documenti "segreti" che sarebbero stati scoperti nel 1975 alla Biblioteca Nazionale di Parigi (relativi alla discendenza reale dei Merovingi) siano in realtà dei falsi fabbricati su ordinazione e sistemati lì dalle stesse persone che poi avrebbero finto di "scoprirli"...

Monsignor Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha proposto di boicottare il film. Qual è il suo parere in proposito?
Tornielli: Io starei molto attento a parlare di boicottaggio, perché si rischia di fare pubblicità al film. Ma certamente credo si potrebbe consigliare a tutti di andare a mangiare la pizza invece che andare a vedere il film, oppure di andare al cinema a vedere un altro film. Tanto anche il “Codice Da Vinci” arriverà presto in Tv...

Qual è, a suo avviso, il fine di romanzi e film come quelli ispirati dal “Codice da Vinci”?
Tornielli: Fare soldi: e questo obiettivo è riuscito. Ma anche cercare di demolire i fondamenti del cristianesimo presentando presunte verità e rivelazioni, che in realtà sono del tutto prive di qualsiasi consistenza.


ZI06050508

http://www.totustuus.biz/users/alzatevi_andiamo/tornielli.htm

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